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Modelle per una notte

Durante la sfilata2

Per una notte Turi si è trasformata in città della moda. Non una qualunque Milano, dove lustrini e paillettes inondano le passerelle su abiti che solo in pochi avrebbero il coraggio di indossare per la loro stravaganza e la loro complessità. Ma una Turi che si accende, con il suo defilé, sotto i riflettori della 2° edizione “Sfilata di moda stile italiano”, organizzata dall’Associaizone “Il Filo di Arianna” di Angela Carbonara.
E sono le sue allieve, che hanno rotto l’emozione e, cariche di adrenalina, hanno indossato le loro creazioni. Abiti disegnati dalle stesse, su indicazione della stilista Angela Carbonara e indossati raccontando il percorso di un anno, vissuto tra studio e creatività.
Un tappeto rosso, ornato di candele, lampade e decori floreali hanno accomagnato le “modelle per una notte” in una piazza Falcone irriconoscibile, in cui l’eleganza è stata al centro dell’intera serata.
“Ringrazio l’Amministrazione comunale, che mi ha permesso di realizzare la sfilata in una piazza cittadina; grazie alle mie allieve, che mi seguono e s’impegnano; ringrazio Tagliati per il Successo, per il trucco e le acconciature; il fiorista Andrea Saffi che con pochi dettagli è riuscito a dare un tocco di classe alla piazza; al 3D Box – Creative Lab che mi ha permeso di realizzare l’abito di punta; a Lonia Orlando per la sua splendida voce e soprattutto la mia famiglia e mia figlia Rosanna che mi sono sempre vicini e mi sostengono continuamente”.
A presentare la serata e guidare il pubblico alla conoscenza di ogni singolo abito, l’allieva dell’Associazione Valeria Zita, che ha puntualizzato come la passione e la professionalità premiano persone e luoghi e come il lavoro di Angela Carbonara rappresenti un orgoglio per Turi, un paese nella quale la stilista ha creduto e puntato sin dal primo giorno.
Abiti non comuni, abiti personali, indossati da donne “comuni”, allieve del corso di Taglio e Cucito” che per una notte hanno indossato e mostrato il lavoro di un anno. Gonne, camicie, abiti da giorno e da sera, per piccoli e grandi, realizzati con tessuti di qualità, con la cura dei dettagli e la precisione adoperata nel confezionamento degli abiti che hanno lasciato tutti senza parole e piacevolmente colpiti dai risultati raggiunti. Nulla da invidiare agli abiti che si trovano nelle boutique, ma con il pregio di essere pezzi unici. Realizzare degli abiti a mano, oltre ad essere un modo per personalizzare il proprio stile, è un incoraggiamento a far rivivere le tradizioni e la storia che si cela dietro ogni creazione.
“Questi capi hanno un valore aggiunto, in quanto non solo sono stati ideati e realizzati da persone di Turi, ma il tutto è avvenuto nei confini del nostro paese” – ha puntualizzato Valeria Zita, lasciando spazio, anche lei modella di un abito realizzato da Angela Carbonara, alla parte canora della serata.
Elegante e raffinata nell’abito sartoriale per le i confezionato, la cantante Lonia Orlando, che con la sua voce, intensa e profonda, ha accolto il numeroso pubblico e intrattenuto lo stesso nell’attesa dell’abito di punta.
Indossato dalla modella Katy Salomone un abito unico nel suo genere. “Qualche sperimentazione è stata fatta solo in Giappone” – ha aggiunto la signora Carbonara. Un intreccio tra passato e futuro, un incontro tra la tradizione e l’innovazione. Una creazione che ha suonato come una sfida e un risultato che ha lasciato tutti incantati dalla sua raffinatezza e particolarità. La seta incontra il filaflex, un materiale elastico e resistente, in grado di non deformarsi e di tornare alla sua forma originaria. “L’abito di punta è stato realizzato con lo scopo di realizzarlo con questi materiali e con le tecniche poi impiegate”. E infatti, presso il 3D Box – Creative Lab, sono state realizzate con la stampa 3D alcune parti del lavoro. Entusiasta dell’occasione di sperimentare la stampa 3D per una creazione sartoriale, lo stesso architetto Luca Sallustio che assieme a Matteo Toriello e Marco Costanza  hanno mostrato le tecniche ed il funzionamento della stampante 3D. “Ma non dimenticate i filati e i tessuti della tradizione” – ha infine salutato la stilista Angela Carbonara, ringraziando nuovamente quanti hanno collaborato per la riuscita della serata.
Far rivivere lo stile italiano era l’obiettivo della serata, applaudito e apprezzato dai tantissimi presenti. La semplicità e la bellezza degli abiti hanno decretato il successo dell’evento e confermato il lavoro e la sfida di Angela su Turi. “Grazie a Turi e grazie ai turesi” – ha infatti concluso, invitando chiunque a conoscere i nuovi corsi che la scuola “Il Filo di Arianna” sta organizzando per il mese di ottobre.
Si ringrazia Maria Rosaria Venere per la concessione di alcune foto.

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