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Un’apertura tra musica e risate

Momenti dello spettacolo1

Non poteva che essere un successo la prima serata di apertura della Festa patronale.
Le luminarie hanno acceso i rilettori sui festeggiamenti 2015 e sul lavoro, sin dall’esoridio discusso, del presidente Pasquale Di Pinto.
Ma posti nel cassetto polemiche e dicerie, la prima serata di festa ha riscosso un notevole apprezzamento di pubblico per “l’abbraccio” sentito e diffuso dalle luci della festa agli spettacoli previsti per allietare il numeroso pubblico in strada.
Una pioggia di colori che da Largo Pozzi fino alla cassa armonica ha illuminato “a giorno” il centro turese dove, con regolarità svizzera, hanno aperto in musica gli allievi della Junior Band della Conturband. Attraversando le vie dedicate alla grande festa, i piccoli musicisti hanno accolto quanti erano già in strada per la prima sera di apertura, suonando poi fino alle 21.30 circa quando in piazza Capitano Colapietro ha catturato la scena lo spettacolo de “I discjadìsce”.
Rotta l’emozione della prima, gli allievi della Junior Band, diretti dalla maestra Margherita Dipierro, si sono dimostrati professionali e, nonostante la grande emozione legata alla grande serata, hanno suonato con coinvolgimento le musiche preparate.
Un grande pubblico ha poi atteso, già disposto in prima fila da lunghe ore, l’esibizione degli artisti de “I discjadìsce” diretti da Pasquale Del Re. A dare loro il benvenuto, il presidente della festa Di Pinto. Messa da parte ogni emozione, ha espresso un grande piacere nel vedere il numeroso pubblico che ha riempito la piazza ed ha atteso per ore lo spettacolo di Del Re.
Rivolge un appello però, dall’alto del palco, a tutti i presenti. “Sostenete la nostra Festa e non credete ai tanti pettegolezzi che sino ad oggi sono stati raccontati” fa riferimento così a quanto polemizzato sul lavoro del Comitato organizzativo, poi aggiungendo – “Sono una persona comune, con il mio lavoro e la mia vita e spero di non rimetterci con la Festa!”.
Lascia così il microfono al regista e commediografo Pasquale Del Re. “Per noi è stata una serata eccezionale, la piazza era gremita di gente e per questo ringraziamo di cuore tutti coloro che ci hanno ascoltato per ben due ore, sperando che si siano divertiti. Un abbraccio forte ad ognuno di voi” – ha commentato al termine della serata Del Re, pago degli applausi e del grande successo di pubblico che il gruppo di teatro amatoriale raccoglie.
Non dimentica, però, i suoi desideri, che sono i sogni degli artisti di Turi e di chi porta nel cuore la volontà di diffondere la cultura in tutte le sue arti. “Abbiamo raccolto 938 firme di cittadini che desiderano avere un polo culturale turese e a breve le consegnerò al sindaco”.
Lascia poi aprire il suo cuore, quello del turese doc, quello dell’estimatore del vernacolo e del piacere di diffonderlo e di farlo conoscere “chi vi offre il suo dialetto, vi offre la sua anima e il suo cuore” – ha quindi aggiunto, prima di regalare alla piazza gremita, “Terìse e gerèse, pìzzeche e vèse”.
Una parodia del noto programma televisivo della De Filippi, con due storie tutte tratte da situazioni di vita quotidiana, hanno catturato l’attenzione dei turesi che hanno accompagnato ogni battuta con applausi e grandi risate. A completare una serata colma di ilarità, la canzone “Uè, uè terèse”.
A rappresentare la ciliegina sulla torta del 24 agosto, un finale tutto in musica, con la Conturband, che in piazza Silvio Orlandi ha omaggiato i presenti con le esibizioni che l’hanno resa famosa dentro e fuori i confini regionali.

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