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Turi si tinge di bianco

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Un manto bianco è calato sulla nostra Turi nella serata di sabato 22 agosto per il “White on the night” organizzato in piazza S. Orlandi dal Caffè Iacovazzi.
Un’organizzazione lunga e meticolosa, da parte di Milko Iacovazzi e Lycia Carenza che hanno voluto regalare alla nostra cittadina un secondo appuntamento che ha registrato un notevole apprezzamento e successo.
Tanti i tavoli preparati per la serata e tantissimi i turesi e simpatizzanti che hanno deciso di vestirsi di bianco e apparecchiare le prorpie tavole per una serata che porta  Turi tra le mete del total white.
Turri vestiti rigorosamente di bianco, come bianchi erano anche tavoli, sedie, tovagliato e accessori. Un flash mob nato grazie alla rete e diventato in pochi anni un appuntamento fisso per alcune città come ad esempio per il capoluogo barese e Turi non ha voluto far passare inosservato l’invito a partecipare.
Grande fermento si è respirato in piazza sin dal pomeriggio quando i commensali hanno iniziato ad allestire le loro tavole e creare l’atmosfera perfetta per una serata indimenticabile. Pannelli bianchi hano poi “chiuso” l’area white permettendo ai partecipanti, nel monebto della cena, di gustare i loro cibi con più privacy. A partire dalle 22.30 circa, poi, caduto il bianco sipario, la musica e il divertimento l’hanno fatta da padrona e tutti hanno potuto danzare e divertirsi a ritmo della musica di Santibyron.
La serata, inoltre, ha avuto un pensiero per le famiglie colpite dalla tragedia di Modugno. Infatti, le quote di partecipazione e i contributi volontari sono stati destinati alle famiglie della ditta “Bruscella”.
La serata White ha voluto offrire ai cittadini il piacere di ritrovarsi in uno spazio urbano vissuto per una volta come proprio attraverso il rito della tavola conviviale intesa come riscoperta di una tradizione. Quella che animava i pranzi in strada delle feste del Patrono al sud. La condivisione è la chiave di partecipazione: condividere il paese, condividere la tavola, condividere le ricette. Il piacere della tavola significa non arrivare con piatti e bicchieri di carta, lattine e tutto quello che genera rifiuti non sostenibili e non produce gradevolezza. Finito il tutto, appunto, si sparecchia e si smonta e non si lascia neanche una briciola/rifiuto, in assoluto rispetto nei confronti dell’ambiente e quindi delle persone che hanno condiviso uno spazio pubblico.

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