Lo credevano arruolato nell’Isis. Finisce con il lieto fine e una pizza a Turi
Questa volta ha giurato davanti a una buona pizza, a Turi: “Non scapperò più”. Parola di Osama, il 14enne di Salice Salentino che scomparso il 29 luglio e ritrovato in Campania grazie al fratello, dopo una serie di peripezie e ricerche da romanzo on the road.
Osama è figlio di genitori di origini marocchine, ma è nato in Italia. La sua famiglia è ottimamente integrata nel contesto salentino. Quando è scappato qualcuno lo aveva creduto ormai arruolato nel pericoloso esercito senza bandiera, dell’Isis, per cui sono scattate misure e ricerche da parte delle Forze dell’Ordine, in particolare dal procuratore Cataldo Motta. Ma chi ha ricevuto la promessa in fondo non ha mai creduto alla pista dell’Isis: il console turese del Marocco, Vincenzo Abbinante, lo ha sempre dichiarato: “Con l’Isis non c’entra, è stata una marachella”.
Effettivamente è così: Osama ha girovagato pericolosamente a Roma, ha passato le notti nella stazione Termini, ha incontrato persone che avrebbero potuto fargli del male. Avrebbe dormito anche da soggetti precari, ha costruito un mondo parallelo e inventato storie, è stato abilissimo ma l’incoscienza dettata dalla sua difficile età poteva farlo cacciare in un brutto guaio.
Il console Abbinante gli ha offerto una pizza in questi giorni a Roma e ha incontrato la sua famiglia. Anche l’ambasciatore capo del Marocco, Hassan Abouyoub si è interessato del caso divenuto nazionale e finalmente archiviato con lieto fine. Effettivamente non è difficile adescare bambini da arruolare nell’Isis; internet è il canale privilegiato, e lo è stato anche per un concittadino di Salice Salentino che Osama conosceva, da qui l’equivoco e la preoccupazione dei suoi familiari, in particolare del fratello che si è comportato da esemplare investigatore, sollecitando perfino la sicurezza della stazione Termini a vagliare le registrazioni delle telecamera. “Inoltre – spiega Abbinante – mi sono documentato e sono circa 300 gli adolescenti che ogni anno scompaiono nel nulla in Italia, per questo eravamo seriamente preoccupati, e continuiamo a sollecitare l’intervento di tutte le istituzioni e degli organismi di volontariato”.
Osama attraversa un’età difficile ed è piuttosto irrequieto. Forse è attratto dalle origini, infatti un giorno vorrebbe scoprire il Marocco, ma prima deve diplomarsi in Italia. Il console lo tiene d’occhio.