In arrivo il regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministratori
Il penultimo punto all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale ha riguardato l’approvazione del “regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani”.
Secondo quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2014, (n. 212. Art. 24, in vigore da novembre 2014) in merito alle “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, i comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute.
“Se gli stessi fondi europei e regionali – spiega la dott.ssa Zaccheo, che ha presentato il punto – mirano a garantire livelli più elevati di vivibilità e di qualità della vita anche attraverso una società più aperta ed inclusiva. Se tale premessa ha un senso in una società che per vari motivi oggi non assicura la realizzazione dei primitivi bisogni fisiologici, di sicurezza, di appartenenza, di stima e di autorealizzazione. Se vogliamo promuovere l’autonomia civica e permettere ai nostri concittadini di realizzare la propria identità e potenzialità al fine di ridurre il disagio sociale e relazionale nel lavoro, nella vita pubblica e privata. Se vogliamo contribuire ad accrescere lo spirito di appartenenza e le motivazioni di una vita spesa per gli altri. Allora è maturo il tempo per l’approvazione del regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani”.
Questo regolamento andrebbe a disciplinare la collaborazione dell’amministrazione con i cittadini attivi coinvolti nella cura occasionale, costante e continuativa o nella gestione condivisa del bene comune. La proposta di intervento viene fatta dai cittadini all’amministrazione o viceversa, tramite avviso pubblico, e viene attuata tramite la sottoscrizione di un patto di collaborazione. La struttura deputata alla raccolta delle proposte e alla stesura del patto di collaborazione è istituita dall’amministrazione dopo l’approvazione del regolamento ed è costituita da un dipendente pubblico, da un rappresentante di maggioranza e da uno della minoranza. Tale struttura costituisce il mediatore civico.
Sono considerati beni comuni urbani: beni materiali e immateriali riconosciuti funzionali al benessere individuale e collettivo , come aree verdi, piazze, strade, marciapiedi ,spazi pubblici ed edifici in disuso, innovazione digitale, innovazione sociale, creazione di servizi per la soddisfazione di bisogni sociali, conservazione delle tradizioni di un popolo,del linguaggio dialettale, e così via.