Il Consiglio comunale dice no alle trivellazioni nei nostri mari

Il Consiglio comunale si è impegnato a manifestare la propria contrarietà a politiche energetiche di sviluppo delle attività di prospezione e ricerca legate alle trivellazioni petrolifere. “Non è ormai più accettabile – si legge sul documento votato da tutti i consiglieri presenti nell’ultima seduta – la posizione di un Paese che continui ad investire enormi risorse economiche sulla ricerca degli idrocarburi, nonostante le tecnologie moderne consentano ormai di indirizzare gli sforzi nella implementazione di fonti di energia alternative e, allo stesso tempo, nell’abbracciare una nuova filosofia designata al risparmio energetico, nonché al recupero e riciclo di flussi energetici che sono impiegati in ogni attività lavorativa. È tempo che le comunità locali siano ascoltate, non si può ignorare il malessere di una popolazione che ha voglia di benessere (non solo economico), crescita e lavoro più legati alle ricchezze che il nostro paese offre in termini di turismo, arte, natura, e che non ha alcuna fiducia sugli effettivi vantaggi che l’estrazione di idrocarburi farebbe ricadere sul territorio”.
L’obiettivo è che il Sindaco metropolitano convochi l’Assemblea dei sindaci per proporre il ricorso al TAR insieme al Presidente della Regione Michele Emiliano, che il Governo provveda finalmente a redigere il piano energetico nazionale e che faccia chiarezza rispetto alle fonti di approviggionamento energetico del nostro Paese. Infine si vuole che lo stesso Governo apra un tavolo di concertazione transfrontaliero che riunisca i Paesi che si affacciano sul Mare Adriatico le cui coste sono interessate dalle concessioni date alla Spectrum, ovvero, dalla Northern Petroleum.