Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

Il Consiglio di stato boccia il controricorso di Tateo e Santamaria

sentenza

Il 10 luglio scorso è stata depositata nella Segreteria del Consiglio di Stato la sentenza del controricorso presentato da Antonio Tateo e Vito Santamaria contro il Comune di Turi, non costituito, e il Ministero dell’Interno, sulla sentenza del Tar del 9 ottobre 2014 che aveva bocciato il ricorso che gli stessi avevano presentato circa l’ammissione della lista “Impegno Comune per Turi” da parte dell’ufficio elettorale di Casamassima, chiedendo, conseguentemente, l’annullamento dei risultati elettorali e lo scioglimento dell’intero consiglio. Nello specifico, si sosteneva che le firme a sostegno della lista vincitrice, autenticate il 24 aprile 2014 dal consigliere provinciale Claudio De Leonardis, se “depurate” di quelle invalide, non raggiungerebbero la soglia minima delle 100, richiesta dalla disciplina normativa di settore per i comuni con popolazione compresa fra i 10.001 e i 20.000 abitanti. Queste firme sarebbero ritenute irregolari da Tateo e Santamaria in quanto De Leonardis, in molti casi, pare non abbia identificato correttamente i sottoscrittori, utilizzando documenti privi di fotografie, tipo il codice fiscale, non indicando il tipo di documento d’identità e nemmeno l’Ente che avrebbe rilasciato lo stesso. Il Consiglio di Stato, tuttavia, respinge il controricorso ritenendolo infondato. Infatti, dalle 167 sottoscrizioni a favore della lista, 7 risulterebbero già cancellate direttamente in sede di compilazione dei moduli, mentre solo 27 firme risulterebbero autenticate in maniera irregolare. Resterebbero dunque 138 sottoscrizioni utili. A tutto questo va aggiunta la regolarità della posizione di De Leonardis in quanto consigliere provinciale e autenticatore. La sentenza, invece, condanna gli appellanti al rimborso delle spese e degli onorari, per un totale di circa 18 mila euro (5mila al Ministero dell’Interno, 5mila agli attuali amministratori, più IVA, CPA e il 15% a titolo di rimborso di spese generali. Il sig, Tateo sfoga la sua sorpresa su facebook, dove di dice “a dir poco sconcertato” e aggiunge “con gli avvocati valuteremo nelle prossime settimane l’eventuale ricorso per revocazione della sentenza”. Grande è invece la soddisfazione del Sindaco Coppi: “Ovviamente siamo molto contenti di questa sentenza che dimostra che non siamo dei falsari, che abbiamo fatto le cose per bene. Credo soprattutto che la parte finale della sentenza, quella che condanna i ricorrenti a pagare le cifre che abbiamo letto, dimostra quanto fosse temeraria la causa. Penso il Consiglio di Stato abbia voluto sottolineare che questo ulteriore ricorso sia stato davvero eccessivo, dato che la sentenza del Tar era riccamente motivata. Questo è un fatto che chiude definitivamente la questione. E pensiamo ai problemi di Turi piuttosto che a queste diatribe che secondo me non capisce nessuno!” e conclude: “Questa è l’ulteriore dimostrazione che noi siamo legittimamente gli amministratori di Turi”. Sulla stessa scia del Sindaco, si esprimono anche il capogruppo di maggioranza Leo Spada e il segretario del Pd Gravinese, raggiunti telefonicamente dalla nostra redazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *