Per I 5&9, un’impresa Dolo…mitica
L’11 Luglio 2015 si è svolta la XX edizione del Dolomiti Superbike, tappa italiana del Mountaine Bike World Cup, una delle gare più suggestive del panorama sportivo dedicato alla Mounaine Bike.
Al via oltre 5 mila partecipanti provenienti da 40 nazioni.
Tra gli iscritti campioni di indubbio valore come Alben Lokata, ma anche semplici amatori come i ragazzi del 5&9 Mtb di Turi.
Un percorso tecnico, alternato da salite impegnative e discese divertenti, attraversando boschi, paesi, ruscelli e prati, ha messo a dura prova i bikers.
La gara comprendeva due percorsi da poter scegliere al momento dell’iscrizione. Un primo tracciato si estendeva su 60 km con un dislivello di 1785 mt, mentre il secondo, più impegnativo era di 113 km con un’altitudine di 3357 mt. Partenza da Villabassa per passare da Dobbiaco, Prato Drava, Versciacco, Monte Elmo, Sesto Monte Baranci, San Candido, Carbonin, Prato Piazza, Braies e per terminare nuovamente a Villabassa dove era allestito il villaggio per accogliere non solo i bikers ma anche le tante persone accorse un po’ per curiosità o anche per tifare i loro amici o idoli e dove poi, al termine della gara, si sarebbe svolta la grande festa che avrebbe concluso questa edizione del Dolomiti Superbike 2015.
Il primo dei sei scaglioni in cui erano stati suddivisi i partecipanti è partito alle h 7.30. A distanza di 10 minuti tra loro, in successione tutti gli altri.
Oronozo D’Onghia, Francesco De Tomaso, Luigi Palmieri, Domenico Angelillo, Donato Rossi, Luca Giotta, Giuseppe Ligorio, Marco Valentini, Giuseppe Pettico, Stefano Mazzone e Pino Topputi del 5&9 Mtb hanno iniziato il loro Dolomiti Superbike alle 7.50 con la consapevolezza che ormai stavano per realizzare un’altra impresa straordinaria.
Un’organizzazione curata nei minimi dettagli ha permesso a tutti i partecipanti, anche i professionisti, non soltanto di gareggiare, bensì di vivere la natura in ogni suo particolare. Ogni albero, ogni pianta significava qualcosa. Un bosco, un prato, una strada asfaltata o sterrata rappresentava un traguardo raggiunto o un punto di partenza.
Ad alleviare le fatiche, c’erano anche dei punti di ristoro fondamentali per reintegrare gli atleti. Erano anche dei varchi da raggiungere entro un limite prestabilito, oltre il quale si veniva escluso dalla competizione.
L’edizione 2015 è stata vinta dal lusitano Tiago Ferreira che ha concluso la gara in poco più di 4 h, seguito dal greco Periklie e dal ceco Hynek. Ma ognuno dei partecipanti dopo aver tagliato il traguardo era consapevole di aver vinto la sua gara a prescindere dal tempo impiegato e dalla classifica.
Queste gare, per chi ha la passione della Mountaine bike non vengono affrontate con lo scopo di vincerle, ma semplicemente per regalarsi un momento unico che solo chi ama questo sport può comprendere.
Al via, a tifare per gli atleti turesi c’era anche il loro presidente Pierino Sabatelli che quest’anno ha deciso di vivere la gara da semplice spettatore. “L’emozione è stata forte quando i miei ragazzi sono partiti ed io ero lì fermo a tifare per loro. Vederli arrivare dopo tante ore, guardare i loro visi stravolti dalla fatica ma nello stesso tempo soddisfatti per essere giunti al traguardo, mi ha fatto capire quanto io sia fortunato ad avere questa passione e di poterla condividere con tutti loro”.
Per il 5&9 è tempo di tornare a pedalare per divertirsi come ormai accade da tanti anni. Con l’arrivo dell’estate inoltre si pedala anche di notte, quindi appuntamento alla sede estiva per affrontare i nostri paesaggi in sella alle loro mountaine bike in attesa della prossima gara.