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Politica

Tundo: non ho visto alcuna novità né cambiamento

Paolo Tundo

Consigliere Tundo, in un’intervista il sindaco Coppi ha dichiarato che Turi sta cambiando in meglio, anche se c’è ancora molto da fare…
 Io non ho visto nulla di tutto questo. Dopo tredici mesi di gestione della cosa pubblica, non ho visto alcuna novità né cambiamento. Mi riferisco soprattutto alla realizzazione di opere pubbliche, nell’interesse generale. Ho visto solo l’aumento delle tasse.
Si è parlato di un avanzo di amministrazione di 1,4 milioni di euro, di cui sarebbe possibile usare l’importo di 380 mila per le opere pubbliche, per l’urbanizzazione e le manutenzioni straordinarie. So che lei a riguardo avrebbe da ridire…
Quelle somme residue, attive e passive, sono state accumulate nel tempo, durante le amministrazioni Gigantelli e Resta. In quelle occasioni, sono stati spesi soldi provenienti da finanziamenti europei, il che ha permesso di accumulare quei residui. Era già nelle intenzioni dell’amministrazione Resta provvedere ad utilizzare quella somma, soprattutto per le strade, ad esempio da via Sammichele vecchia e via Sammichele nuova a tutto Largo Pozzi, senza trascurare le altre strade interne del paese. Quei soldi sarebbero serviti a portare a termine questi progetti, senza andare ad incidere sulle tasse. Anche il sindaco Coppi dovrebbe spendere quei soldi sulla viabilità, sui marciapiedi e sul verde pubblico. Se vuole impiegarli anche per altre situazioni, io non sono d’accordo. Iniziamo a dare un decoro a Turi con questi soldi. Coppi fino ad oggi non ha avuto le idee chiare, solo tasse. Non ha ancora una programmazione che sia nel bilancio. Che il mio sia un sollecito a fare prima dei progetti sulle strade che sono disastrate e destinare poi quello che avanza alla manutenzione straordinaria e a quelle situazioni che possano essere utili. Il sindaco ci ha tartassato di tasse e ora sta scoprendo l’America. Con questa cifra a disposizione, le avrebbe dovute ridurre.
Sempre nella stessa intervista, si affronta la questione dei finanziamenti che si vogliono intercettare: nella pole position delle opzioni vengono citate la fogna bianca, la riqualificazione urbana e la pubblica illuminazione…
Quei finanziamenti vanno dal 2016, 2017 e 2018. Per quanto riguarda la fogna bianca, sono stati intercettati dall’amministrazione Resta. Oltre a questo, ci sono anche finanziamenti di riqualificazione urbana, progetti  – ribadisco – dell’amministrazione Resta. Dunque i finanziamenti già esistono: l’Acquedotto Pugliese, grazie al lavoro con vari comuni, ha ottenuto dei finanziamenti europei che partiranno (a tranche) dal 2016, e saranno impiegati da via Noci a via Casamassima. Poi, se ci sono altri finanziamenti in aggiunta a queste cose che già esistono di fatto, allora il sindaco ne deve portare a conoscenza il consiglio comunale. Chiederò io stesso se ci sono novità, anche se io ancora non le vedo. Mi facesse vedere questi nuovi progetti e non quelli già presentati dalla vecchia amministrazione.
E sulla questione Di Pinto si è fatto un’idea?
La scelta di Di Pinto per me è stata una volontà politica. Ora si sta giocando a chi dare la colpa. Secondo me l’Amministrazione Coppi ha dato un’indicazione a don Giovanni, l’arciprete l’ha accettata e ben venga. Di Pinto per me può essere un ottimo presidente, già prospettato in passato quando Coppi era sindaco. Io la vedo così e non nel lato cattivo della cosa.
Topputi e Birardi sempre più vicini alla maggioranza?
Per me sì. Hanno quasi sempre votato in maniera difforme da noi e qualche volta mi hanno anche attaccato in consiglio comunale. L’opposizione che attacca l’opposizione. Qui ho capito che volevano dimostrare di essere vicini all’amministrazione. È una scelta libera in un Paese democratico. Hanno preso una decisione votando a sinistra che io rispetto, pur non prospettandola mai per la mia persona: io non venderò mai la mia dignità di uomo di destra. Si sapeva che Emiliano avrebbe vinto e si è andati sul carro vincente. Io non faccio questo tipo di scelte. Me ne sto all’opposizione come uomo di destra.
Sui prezzi delle ciliegie ha speso molte parole, contrapponendosi duramente anche al consigliere Palmisano. Ha altro da aggiungere?
I nostri coltivatori diretti non hanno mai avuto la forza di stare insieme, di associarsi per valorizzare il nostro prodotto. Turi non è pronto a questo tipo di discorso. Io insistevo invece sul fatto che si dovesse capire cosa si stava verificando sul mercato, perché si sono abbassati i prezzi. E so che il sindaco non ha fatto nulla in questo senso. Ha fatto delle riunioni, però non è uscito nulla da questi discorsi. Vi assicuro che tutti i contadini turesi sono arrabbiati, perché anche loro volevano avere questo tipo di risposte. Io sono solidale con loro e mi dispiace per tutto ciò che hanno subito.

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