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Il grazie di Livio Lerede

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Tanti consensi e tanti complimenti, per l’organizzazione della XXV Sagra della Ciliegia Ferrovia. Un lavoro impegnativo, che ha coinvolto uno staff organizzativo guidato da Livio Lerede dell’Associazione “Orpheo”. Lo abbiamo incontrato all’indomani della due giorni di Sagra, per tirare le somme.
“Un risultato che non mi aspettavo sicuramente, ma che ci incoraggia e ci rinfranca del grande lavoro compiuto in questi due mesi” – ci racconta con entusiasmo. “Numeri a cui puntavamo, e risultati che speravamo” – ha aggiunto. “La soddisfazione nasce anche dal raccogliere consensi da parte di quei commercianti e produttori turesi prima incerti sul nostro lavoro e poi grati per quello che siamo riusciti ad organizzare”. Dalla ciliegia al gusto turese, tutti sono stati protagonisti indiscussi della Sagra turese, il cui successo è stato il frutto di un’intenso lavoro collaborativo a cui in pochi avevano dato inizialmente fiducia.
Ma se “avessimo avuto un po’ più di tempo, avremmo fatto anche qualcosa in più. – replica Livio Lerede, sottolineando come il tempo è stato tiranno e che alcuni progetti son rimasti nel cassetto. “Volevamo riempire via Maggiore Orlandi ma, a causa di alcuni problemi, non siamo riusciti a farlo”.
Come è nata la sorpresa del brindisi dell’inaugurazione?
“Su questo metto la mia firma. È nata per caso ed è piaciuta moltissimo. L’ho pensata la sera dell’Expo, guardando la sua inaugurazione. Così abbiamo voluto inserire una nota musicale inaugurale e mettere un’orchestra sarebbe stata eccessiva. Così ho pensato all’idea dei cantanti e dei calici in brindisi, uniti alla ciliegia”.
Altro aspetto sottolineato come novità della vostra sagra, le strade del gusto e dell’arte.
“Unire tanti commercianti turesi per raccontare quella che è la cucina turese, è stato un nostro obiettivo. Non è stato facile convincere i commercianti, ma son contento che tutti siano stati soddisfatti del risultato ottenuto. Altro fiore all’occhiello, la strada dell’arte, che ha attirato tanti visitatori, attenti a conoscere quello che Turi sa offrire”.
E se vi proponessero di organizzare la XXVI Sagra?
“Nel caso – aggiunge con sorriso – ci informassero prima. Per ora comunque voglio riposarmi. È stata una fatica immane, perché io come tutti gli altri, abbiamo lasciato indietro le cose personali per concentrarci solo sull’organizzazione della sagra. Un po’ ci aspettavamo tutto questo, ma vivendola in prima persona, è un’altra cosa”.
A chi va il tuo grazie?
“Vorrei innanzi tutto sottolineare che non è stato un lavoro di una persona, ma il lavoro di tanti ragazzi, con diverse competenze, che son riusciti a mettere insieme un bel risultato e mettere la firma su tante cose nuove che son piaciute ai tanti visitatori e turesi.
Un’impresa impossibile iniziata meno di due mesi fa…credo che siamo riusciti a sfatare il mito dei giovani incapaci , inesperti e senza competenze. Ringraziamo i produttori di ciliegie, i commercianti del progetto “fuori sagra” e della “strada del gusto”, gli artisti della “strada dell’arte”, comando dei carabinieri, polizia locale, protezione civile. Un sentito ringraziamento va ai commercianti. Grazie all’amministrazione comunale, in modo particolare al sindaco Menino Coppi al suo vice Lavinia Orlando, ad Antonello Palmisano e Gianvito Pedone che ci hanno aiutato ogni qual volta avevamo bisogno di loro e a tutti i componenti della giunta che si sono resi disponibili a qualsiasi esigenza. La nostra sagra voglio che sia ricordata come la sagra di un gruppo di ragazzi che ha messo a disposizione le proprie competenze, non la sagra del singolo soggetto che raccoglie i meriti altrui. Grazie a tutti i componenti della nostra squadra Raffaele Pagliaruli Maggiolini Antonio Giuliano Salvati Progettazione Interni Silvia Orlandi Maria Teresa De Sortis Daniela Angelillo Valentina Cascelli Saverio Minoia Francesco MirizziVincenzo Carenza Mimmo Tria Cesare Sportelli Ruben Orlandi Luisa D’Alessandro Mariana Catucci Caterina Tralci Rosiana Cistulli e a tutte le hostess….e consentitemi un ringraziamento particolare ad un grande amico e fratello Stefano Dell’Aera senza il quale non avrei accettato l’incarico. Grazie anche a chi ci ha remato contro….ci ha resi più forti!”.

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