Volpicella: “Non mi sento più rappresentata dal capogruppo Paolo Tundo”
“Eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo, destinati a qualche cosa in più…”, recita una famosa canzone di Gino Paoli. Nel nostro caso, gli amici erano tre: Sandro Laera, Paolo Tundo e Mariangela Volpicella, tutti insieme, appassionatamente, con SiAmoTuri. I tre amici, però, poco dopo l’insediamento dell’Amministrazione Coppi, divennero due: il capogruppo Laera, infatti, decise di mollarli e di starsene per conto suo, forte della bandiera di Fratelli d’Italia e del suo nuovo amico, Giovanni Settanni. I due amici, proseguirono la loro attività politica, fino a che non accadde che altri due amici politici giungessero allo scontro: Fitto e Berlusconi. Se la Volpicella si chiuse nel silenzio stampa, Tundo prese a rilasciare un mare di interviste: prima si disse con Schittulli, poi con la Poli Bortone, dichiarandosi apertamente un “lealista” – come amano farsi chiamare ora i berlusconiani.
La fedeltà al Cavaliere lo premia: Tundo spodesta Angelo Palmisano alla guida del circolo turese e ne prende il comando, ottenendo la benedizione non solo del coordinatore regionale Vitali, ma anche dello stesso ex Presidente Silvio Berlusconi, il quale – secondo i suoi racconti – lo avrebbe voluto anche come candidato alla regionali, tanto da averlo chiamato personalmente ed esortato.
All’indomani della sua nomina, ci si chiedeva cosa sarebbe successo tra lui e la Volpicella, i due amici politici. Se il primo parlava di un’indiscussa unità in consiglio comunale, la seconda protraeva il silenzio. Diverse da Tundo erano però le parole dell’ex coordinatore Angelo Palmisano, il quale a notizia appena sfornata, ci rilasciava queste dichiarazioni: “Secondo me la nomina di Tundo a coordinatore sta ad indicare la volontà del partito di fissare la bandierina in consiglio comunale per definire la divisione tra i fittiani e i berlusconiani. A mio parere ha fatto male in quanto a giugno, quando sarà finita la campagna regionale, ci saranno altre posizioni e vedremo cosa accadrà. È stato troppo frettoloso, preso da manie di protagonismo”.
Parole, queste, che riprendono un certo vigore a seguito di un nuovo – e diciamolo – inevitabile evento, avvenuto nel consiglio comunale di martedì scorso: la consigliera Volpicella chiede di intervenire e pronuncia le seguenti parole: “Mi rivolgo a lei in quanto sindaco e presidente del consiglio. Vorrei chiedere una cortesia istituzionale. Qualche tempo fa ho protocollato una richiesta di modifica al regolamento comunale. Nella volontà di voler prendere in considerazione la mia proposta e alla luce di tutte le vicissitudini politiche che stanno interessando tutta l’area del centrodestra, a livello regionale e nazionale, volevo chiedere come cortesia istituzionale il poter essere convocata nelle conferenze dei capigruppo, piuttosto che negli altri incontri, per essere puntualmente informata. Questo perché non mi sento più rappresentata dal capogruppo Paolo Tundo”. “Nulla di personale – ci tiene poi a specificare – la mia richiesta è sul piano politico”.
Nessuna conferma da parte del sindaco Coppi, che conclude con un “prenderemo in esame la questione”.