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La “chiassosa minoranza…” invade Bari

Foto di Mimmo Sabatelli2

Erano “Una chiassosa minoranza”, gli oltre 25mila scioperanti, alla manifestazione di che ha visto, a Bari, incontrarsi docenti, personale scolastico e studenti della Puglia e delle regioni limitrofe.
Da Turi, in tanti si sono riversati nelle strade del corteo che ha percorso, come un lungo serpentone giapponese, le vie del centro della capitale pugliese innalzando il fermo “No” al Decreto legislativo renziano.
E se nell’Istituto Comprensivo “Resta – De Donato Giannini” solo in tre hanno deciso di non aderire allo sciopero nazionale, lasciando la scuola quasi nel silenzio, dall’Istituto Tecnico Economico Statale “Pertini – Montale”, una grande partecipazione di personale docente ha incrociato gli striscioni delle realtà scolastiche del Mezzogiorno.
Docenti turesi a Bari“Urla e fischi di bambini, all’annuncio dello sciopero” – ha commentato una mamma alle 8:20, quando dalla scuola turese è stato confermato che nessuna attività didattica si sarebbe svolta nella mattinata. Nel frattempo, per le strade di Bari, come le foto di alcuni nostri lettori ci possono confermare, i colori dei sindacati si sono mischiati a quelli creati dagli stessi docenti.
Una grande mobilitazione contro il DDL “La Buona Scuola” con il quale il Governo Renzi intende “riformare” la Scuola Pubblica italiana.
L’adesione massiccia del mondo della scuola a testimonianza della non condivisione di un Decreto che non tiene per nulla conto delle esigenze, della specificità e della tradizione della Scuola Italiana, guardando a modelli di stampo economico-capitalistico che nulla hanno a che vedere con le nostre realtà, con le nostre esigenze e con le strutture di cui la Scuola Pubblica Italiana dispone. Gli insegnanti turesi che hanno aderito alla protesta, numerosissimi, si sono recati a Bari per manifestate il loro dissenso in forma democratrica e scherzosa, quella democrazia che ultimamente sembra latitare nel nostro paese.
Manifestazione a Bari6Da via San Francesco d’Assisi, via Latilla, via Quintino Sella, via Abate Gimma, corso Cavour e corso Vittorio Emanuele il lungo corteo di manifestanti ha poi raggiunto piazza Prefettura dove si è tenuto il comizio conclusivo. Il leitmotiv della manifestazione è quello del funerale, che studenti e addetti ai lavori stanno celebrando alla scuola pubblica “soffocata” dal DDL sulla “buona scuola”. La manifestazione si sta tenendo in concomitanza nelle piazze di Aosta, Cagliari, Catania, Milano, Palermo e  Roma.
La Scuola Pubblica è morta? Forse la parola fine non è stata ancora scritta e il Governo Renzi non potrà non tener conto di questo palese dissenso del popolo.

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