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Politica

La tragedia dei migranti vista dal Marocco

Noicattaro. Il Console Abbinante front

Oltre 700 morti nel Mediterraneo non passano inosservati. Ma l’emergenza sulle coste libiche e siciliane non è vista allo stesso modo da tutte le angolazioni. Ad esempio, il Marocco guarda con preoccupazione e interesse alla crisi, ma lo fa dal punto di vista di un paese che è in forte crescita. Il Marocco è la California del Nord Africa. Un paese che ha saputo integrarsi a livello internazionale ma che è ben “protetto” dall’ondata migratoria, che spinge più verso l’Europa.
Intanto, anche il Console Onorario del Regno del Marocco per la Puglia, il turese Vincenzo Abbinante, segue con apprensione quello che sta accadendo nel canale di Sicilia.
“Proprio nel Marocco – spiega Abbinante – in questi giorni si stanno organizzando summit tra Stati arabi e del Nord Africa, per cercare insieme una soluzione e porre fine a questa triste ecatombe. Lo stesso non si può dire per l’Europa, che appare debole agli occhi internazionali. Noi dal Marocco, notiamo che l’Italia è sempre più sola e priva di capacità interlocutorie. Basti il solo caso dei marò per comprendere la realtà.  
Il Marocco invece – precisa il Console – oggi non conosce questo tipo di problema, perché vanta un Pil in crescita esponenziale. Il marocchino stesso è integrato a livello internazionale. Quasi mezzo milione sono i marocchini che lavorano in Italia e sono ben integrati”.
Per fronteggiare la crisi in atto, osserva Abbinante, bisogna fermare gli scafisti. Il Console auspica un maggiore coordinamento internazionale tra gli le Istituzioni governative italiane e quelle europee per fronteggiare uniti la crisi del fenomeno migrante. Servono politiche governative estere forti e credibili.

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