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Politica

Laera sulle assistenti di sostegno: “Chi ha sbagliato, paghi”

Sandro Laera

Il consigliere Laera torna sulla questione delle insegnanti di sostegno, da mesi senza stipendio e con un contratto a progetto, facendone emergere un ulteriore dettaglio:” Sono molto rammaricato per la vicenda delle assistenti di sostegno – afferma –anche perché vi si aggiunge un elemento molto più grave. La cooperativa che gestisce questo servizio è una onlus. Io mi chiedo, oltre al contratto illegittimo e agli stipendi che non vengono erogati, come può una onlus incassare delle somme e non girarle, considerando che tali forme giuridiche dovrebbero nascere avendo come principio il non lucrare sulle attività che si svolgono? Tutto ciò mi rende perplesso. Andrò fino in fondo. Sono disposto anche ad inviare tutta la documentazione alla Corte dei Conti perché voglio vederci chiaro”.
Ma anche la documentazione relativa ai fatti denunciati sembrerebbe non pervenire nonostante le richieste: “Ho fatto la richiesta della documentazione il 31 del mese scorso e non è giunto nulla. Ancora non siamo riusciti a visionare né i contratti di queste docenti, né il contratto di appalto stipulato. Purtroppo questo comportamento continua a perpetrarsi, ostacolando le funzioni dei consiglieri di opposizione che hanno un ruolo di controllo. Ci deve essere permesso inoltre di svolgere questa funzione entro i termini previsti. Comprendo che probabilmente si vogliano mettere ora le pezze, ma a me non importa. Chi ha sbagliato, deve pagare, deve assumersi la propria responsabilità”.
“Anche sul discorso degli affidamenti diretti – prosegue il dott. Laera – ho esaminato tutti quelli che sono stati effettuati dopo l’insediamento di questa Amministrazione e di aziende di Turi francamente ne vedo pochissime. I lavoretti vengono affidati con trattativa diretta, perché pare ci sia una forma di allergia a fare le gare di appalto. Posso capire che magari i tempi si allungano, però che si faccia esclusivamente un uso così diffuso di questo di affidamento diretto e che i lavori vengano affidati per il 90% circa ad aziende di fuori, mi fa sorgere dei dubbi: o non abbiamo più aziende locali che possano svolgere determinati servizi o anche qui c’è qualcosa che non va e me lo devono spiegare. Posso comprendere che siano abitudini del passato e gli uffici così come gli amministratori, per non fare una ricerca di mercato, si affidano alle stesse imprese che avevano nel passato il servizio. Però quanto accaduto con questa cooperativa, ci deve far aprire gli occhi, soprattutto quando si danno troppa fiducia e troppe facilitazioni, come è stato fatto per questa cooperativa. Perché fino all’anno scorso i contratti erano di tipo subordinato e quest’anno diventano a progetto, illegittimamente? La mia opinione, ripeto, è che purtroppo questa modalità sia diventa una consuetudine , ma ritengo giusto che si faccia una rotazione o almeno un’indagine di mercato a qualità di servizio”.

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