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Imu agricola: ci si rivede dopo l’approvazione della legge

Consiglio comn2

Sull’Imu agricola, il primo ordine del giorno discusso in aula e voluto dalla minoranza consigliare, si è creata una certa confusione iniziale: il Sindaco e la maggioranza si aspettano una proposta dalla minoranza, che ne ha richiesto la discussione; l’opposizione, a sua volta, ritiene che la maggioranza debba avere qualche proposta da valutare e di cui discutere. Ad ogni modo, il primo ad intervenire è Tundo, il quale propone per il 2015 un provvedimento che azzeri la tassa, sottolineando l’importanza che il settore agricolo ha per Turi.

Rocco Birardi rivendica la mancanza di un Assessorato all’agricoltura, il che significherebbe che “l’Amministrazione non dà tanta importanza al fatto che la maggior parte dei turesi abbiano a che fare con l’agricoltura”. Dato che per il 2014 non c’è più possibilità di manovra, propone una collaborazione tra maggioranza e minoranza, unendosi anche alle iniziative dei paesi limitrofi.

Segue Sandro Laera: “Oggi mi sarebbe piaciuto ascoltare dalla maggioranza una proposta reale e concreta sull’imu 2015, anziché attendere una proposta dalla minoranza. Avete avuto diversi incontri con le associazioni degli agricoltori: penso che quelle riunioni avessero uno scopo ben preciso, quello di cercare di andare incontro alle difficoltà della categoria già in difficoltà. Per questo, mi sarebbe piaciuto ascoltare una proposta concreta. A meno che non siate andati lì per chiacchierare e per far vedere che l’Amministrazione fosse presente. In linea con quello che ha detto Tundo, l’imu potrebbe essere azzerata per il 2015, considerando che il Comune ha avuto delle entrate sui servizi indivisibili, che prima non c’erano”.

Il Sindaco risponde che formalità vuole che chi chieda l’ordine del giorno, debba anche presentare una proposta, ricorda come avessero già votato nel consiglio comunale del 22 dicembre un ordine del giorno con cui si accoglieva totalmente la posizione dell’Anci, che chiedeva l’azzeramento di questa tassa. Inoltre, “abbiamo potuto far parlare i rappresentanti delle categorie con un rappresentante del Governo, il viceministro Morando” – afferma. Infine precisa per il 2015 la possibilità di prendere in considerazione una possibile riduzione, ma bisogna comunque attendere le sorti della legge, e ogni decisione o promessa in questa sede sarebbe alquanto prematura: “Ad oggi noi non sappiamo quale sarà la formulazione definitiva di questa legge, ancora al vaglio di analisi. Che cosa possiamo promettere ora?”. E conclude: “Possiamo dire che per il 2015 vedremo in primo luogo cosa dirà la legge definitiva, poi in compatibilità con il nostro bilancio, ci impegneremo a venire incontro alle esigenze degli agricoltori”.

Duro è l’intervento di Palmisano, che tra le righe e in maniera diplomatica, accusa l’opposizione di utilizzare un tema delicato per fare pura speculazione politica: “Tutto quello che si potrà fare si farà. Io penso che oggi non stiamo parlando di agricoltura, non stiamo decidendo niente e potremmo utilizzare questo tempo per decidere cose più utili. Credo che si tratti di una speculazione politica per potersi schierare da una parte piuttosto che dall’altra. Oggi qua stiamo parlando del nulla. La popolazione sa benissimo che l’Amministrazione è al fianco degli agricoltori. Bisogna essere più concreti, perché le chiacchiere stanno a zero. E l’unico modo per essere concreti è quello di agire a livello centrale, affinché questa legge venga modificata al meglio. Tutto quello che l’Amministrazione poteva fare, lo ha fatto. Credo che l’impegno e la vicinanza dimostrate non possano essere messe in dubbio”.

Informazioni più dettagliate ci vengono dall’assessore al bilancio Tardi: “L’impegno dell’Amministrazione, in attesa che il decreto legge diventi legge entro la fine di marzo, è quello di rivedere le aliquote non solo dell’imu dei terreni agricoli, ma dell’intera IUC”. Poi, parlando di numeri, lancia un invito alla minoranza, che ha anche il sapore di una sfida: “Al momento il pagato Imu dei terreni agricoli per il 2014 è di 77 mila 625,14. Di questi 77 mila, più di 60 mila euro sono pagamenti di persone che pagavano anche prima l’imu e quindi non sono un nuovo gettito, non sono a copertura dei 360, per cui sono rientrati solo 11 mila euro. Come li copriamo i restanti 349 mila euro? Vi chiedo una proposta per coprire questa cifra”.

In questo vortice di interventi, sembra mettere un punto verso la fine la consigliera Volpicella, la quale lancia una proposta: “Nel momento in cui il Governo decida di riconfermare la tassa, convochiamo un tavolo tecnico per discutere di un’eventuale riduzione, ci incontriamo, maggioranza e opposizione, insieme alla parte tecnica, e al contempo invitiamo anche gli agricoltori, a livello istituzionale nel comune, e ascoltiamo la loro voce, le loro esigenze. Questa è la nostra proposta”.

L’ultimo intervento di rilievo è quello del consigliere Vito Notarnicola, il quale sottolinea che bisogna essere vicini alle esigenze degli agricoltori, ma anche a chi possiede case acquistate con sacrificio. Per questo si guarderà alla IUC nel suo complesso, cercando di rivedere – come già affermato da Tardi – se possibile, anche Tasi e Tari.

Infine, viene votata all’unanimità la proposta di rivedersi dopo l’approvazione della legge sull’Imu Agricola per una determinazione che ponga le basi su una normativa chiara.

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