Domenico Iannone a Modena col “Molière imaginaire”
Da Bari al Teatro Comunale di Modena, fondazione Luciano Pavarotti, attraversando i più famosi teatri d’Italia e di tutta Europa. È il Maestro Domenico Iannone, da diversi anni coreografo dell’Accedemia “Chi è di scena!?” di Turi e da martedì nella provincia emiliana- romagnolo per le prove del “Molière imaginaire”.
Questa sera, venerdì 13 marzo, la Prima assoluta al Teatro delle Passioni di Modena, frutto di una coproduzione tra “AltraDanza” e la Fondazione Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena.
Come nasce il “Molière imaginaire”? Lo abbiamo chiesto allo stesso Maestro, incontrato alla vigilia della sua partenza per la città emiliana.
“Martedì iniziamo con le prove per questa nuova produzione che mi è stata offerta per la Rassegna Danza, una Rassegna importantissima a livello internazionale. Il mio balletto prende spunto dal Ballet-Comédie di Maurice Bejart ed è arricchito dalle musiche del grande Maestro Nino Rota”.
Lo spettacolo, ripercorrendo la partitura musicale del maestro Rota, rivisita i canoni della danza barocca in chiave contemporanea, in un incontro di stili e di epoche che permetteranno al pubblico, di rivivere il mondo di Molière. La sovrapposizione di epoche si manifesta attraverso il susseguirsi di costumi e di oggetti sempre più vicini alla nostra epoca, a testimoniare il dramma e la bellezza dell’intero immaginario di Molière.
Il Progetto “Molière imaginaire” di cui Coreografia e regia sono di Domenico Iannone si avvarrà infatti di una commistione di costumi di grande bellezza e importanza. “Li ho presi in affitto della Sartoria Pipi di Palermo, una sartoria storica non solo della città, ma del panorama artistico teatrale italiano” – ci confida il Maestro, facendoci ripercorrere, attraverso le sue parole, le emozioni vissute entrando nella sartoria palermitana. “Tantissimi costumi di scena, in un percorso non solo di tessuti, ma di storia del teatro”. Un tuffo attraverso stoffe, merletti, decori, in una linea temporale che unisce il passato al presente e che, ritorna predominante, nella coreografia del Maestro, con l’incontro di stili che faranno rivivere i suoi danzatori: Fabrizio Delle Grazie, Grazia Micoli, Maria Rita Losito, Laura Manicone, Vera Sticchi, Claudia Gesmundo, Francesco Colonna, Roberto Vitelli, Marco Curci.
Il “Molière imaginaire” racchiude quindi in sè l’intera esperienza artistica del Maestro Iannone, un percorso di circa 35 anni che trova spazio sul palcoscenico del Teatro Comunale di Modena. “Mi sarebbe piaciuto avere a disposizione anche un’orchestra”, ma le difficoltà economiche che il settore vive, le impediscono di poter immaginare e creare uno spettacolo dai grandi costi. “Il genio di noi registi italiani, a differenza di quelli americani, è la capacità di saper creare un grande spettacolo con budget molto ridotti”.
Emozioni, professionalità, attese, per la prima di questa sera a Modena, ma il Maestro Iannone non dimentica anche i suoi allievi più piccoli, quelli dell’Accademia turese. “Ci sono belle personalità; ragazzi che possono proseguire nel loro percorso artistico e a breve potremo avere alcune verifiche”. Porta così l’esempio del suo allievo “Emanuele Cappelli, oggi al San Carlo di Napoli, a dimostrazione che in questa struttura operiamo per far crescere dei talenti e con maestria indirizzarli verso percorsi sempre più maturi”.