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Valèry De Grisantis è il primo Segretario dei Giovani Democratici di Turi

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Si è tenuto giovedì scorso presso la sala conferenze del Centro Culturale Polivalente, il primo Congresso cittadino dei Giovani Democratici che ha eletto il primo segretario del circolo di Turi, Valèry De Grisantis, unica candidatura.

Sono intervenuti all’evento Pierpaolo Treglia, Segretario Regionale dei Giovani Democratici, Donato Fiorentino, Segretario Provinciale, il segretario del PD, Giuseppe Gravinese, il sindaco Coppi e i rappresentanti dei Partiti e dei vari gruppi politici si Turi.

Assente per motivi di lavoro, Mirko Cazzetta, il cui importante contributo alla realizzazione di questo progetto non è passato inosservato durante lo svolgimento dei lavori.

Il neo segretario De Grisantis, prima della proclamazione ufficiale, ha esposto il nuovo programma dei Giovani Democratici, il quale sarà “a lunga scadenza” e avrà tra gli obiettivi la sensibilizzazione della cittadinanza sulle tematiche pubbliche importanti, come il bilancio, la raccolta differenziata, la viabilità, i servizi sociali.IMG_0390 “Inoltre faremo sentire la nostra voce agli organismi provinciali e regionali affinché vengano evidenziate delle istanze che ci sono a cuore. Tematica per noi fondamentale è quella della disoccupazione giovanile che ha raggiunto la soglia del 60%. Questo è un dato allarmante che porta molti di noi a emigrare e a lasciare gli affetti personali. Penso che il compito della politica debba essere questo, far sì che i giovani vadano in altri Paesi per voglia di conoscenza, per scelta, ma non per necessità” – spiega.

Questi obiettivi saranno portati avanti – prosegue il neo Segretario – nel rispetto di alcuni valori: il coraggio dei giovani di impegnarsi in politica, di rimboccarsi le maniche per cambiare le cose; il coinvolgimento dei giovani turesi all’interno del Partito e al tempo stesso dei Giovani Democratici da parte del PD e dell’Amministrazione comunale circa le decisioni che si assumono nell’interesse della cittadinanza;

IMG_0417l’impegno, “partendo dal presupposto che una classe dirigente non la si può improvvisare, la si deve creare con la diffusione e la conoscenza. Quindi chi sa deve mettere a disposizione le proprie conoscenze in ascolto alle nostre considerazioni. Noi giovani metteremo a disposizione la nostra attenzione, il nostro entusiasmo, il nostro desiderio di sapere e la nostra seppur breve esperienza”. Ultima, ma non meno importante la speranza: “Non possiamo abbandonarci alla rassegnazione, ma dobbiamo portare avanti il desiderio di miglioramento”.

Presente nel pubblico anche Emanuela, figlia dell’ex sindaco, il prof. Onofrio Resta.

 

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