Missione giovani al carcere di Turi
“Dio ci ama, ma sempre tramite qualcuno!”. A questa frase di don Pino Puglisi s’ispira il pit-stop spirituale al carcere di Turi, l’evento organizzato dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, guidato da don Stefano Mazzarisi, punta a mettere in comunione i giovani della diocesi di Conversano-Monopoli con i detenuti del carcere di Turi. Dal 26 al 28 febbraio i giovani animatori, provenienti da alcune parrocchie della diocesi, proporranno tre intense giornate di preghiera, riflessione e attività pratiche ai giovani e adulti della casa circondariale. Il programma è serrato. Si parte giovedì 26 febbraio con la preghiera iniziale alle 9,30. Alle 10 le presentazioni e poi l’inizio delle attività con i detenuti che continueranno nel pomeriggio. Venerdì 27 febbraio la preparazione alla Messa alle 9,30 e la partecipazione alla celebrazione presieduta dal Vescovo Padovano alle 11. Dopo la condivisione del pranzo nelle celle, la testimonianza di Suor Carolina Iavazzo, collaboratrice del Beato Pino Puglisi. Alle 19,30 – sostenuti dalla Caritas diocesana – il pit-stop esce dalle mura del carcere e prosegue con l’incontro-testimonianza di educazione alla legalità e alla cittadinanza con Suor Carolina Iavazzo alle 19,30 nella Cattedrale di Conversano. Sabato 28 febbraio si riprende al mattino in carcere con la preghiera, la ripresa della testimonianza di Suor Carolina a cui seguirà un tempo di catechesi e alle 11,30 le conclusioni e la consegna dell’icona, preparata dai partecipanti all’incontro della sera prima in Cattedrale con le proprie impronte digitali.
L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Consulta Zonale di Pastorale Giovanile di Turi che punta a mettere in comunicazione i giovani con gli emarginati della società, puntando l’attenzione della cittadinanza su una realtà del territorio che non si deve dimenticare.