Imu agricola? L’ennesimo scippo del Governo Renzi
Sulla questione Imu agricola abbiamo chiesto anche il parere della dott.ssa Mariangela Volpicella, non solo consigliere di minoranza e vice coordinatore provinciale di Forza Italia, ma da novembre 2014 membro effettivo dell’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Consigliere Volpicella, cosa ne pensi della questione Imu agricola e come si sta muovendo l’ANCI?
“Che dire, è l’ennesimo scippo ai danni dei contribuenti, in questo caso ancora una volta al settore economico trainante del nostro paese qual è l’agricoltura. Dopo l’emanazione del decreto e le parziali modifiche del governo Renzi (che sta dimostrando di dare con una mano e togliere con l’altra), la questione è finita in tribunale, infatti, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) ha presentato ricorso; al momento la sentenza di merito ed è stata rinviata al 17 giugno. Per quanto riguarda la Puglia, il 2 febbraio, in un documento congiunto sottoscritto a Bari, presso la Presidenza del Consiglio regionale pugliese, l’Assessore Regionale alle politiche agricole Fabrizio Nardoni, il presidente dell’Anci Puglia Sen. Luigi Perrone e i vertici delle organizzazioni di categoria (Cia, Confagricoltura, Copagri), hanno chiesto al Governo nazionale l’immediata sospensione dei pagamenti, in attesa della sentenza del Tar Lazio del 17 giugno 2015, oltre alla revisione delle tabelle Istat. Durante questa riunione, i partecipanti hanno espresso preoccupazione per lo stato di crisi dell’agricoltura pugliese, soprattutto per gli aggravi causati dal DL 4/2015, ribadendo che l’IMU agricola è una imposta dannosa per il settore agricolo. E’ inutile sottolineare che un ulteriore inasprimento fiscale in questo momento è inaccettabile e insostenibile. La revisione dei criteri di imposta, con l’esenzione totale dell’ IMU terreni agricoli montani proposta dal Governo, non risolve il problema, anzi trasferisce il peso del gettito fiscale sui comuni come il nostro”.
Quali soluzioni propone?
“Personalmente chiedo alle istituzioni competenti e anche al Sindaco di Turi di sostenere la proposta di sospensione, in attesa della sentenza del Tar Lazio del 17 giugno 2015. Inoltre, vista la crisi che sta attraversando il settore agricolo, propongo di iniziare una volta per tutte a mettere al centro degli obiettivi strategici comunali la questione agricola, intesa non come un problema da risolvere, ma come una risorsa, un volano per rilanciare l’economia del nostro paese, attraverso forme di promozione e incentivi diretti alla produzione agricola locale con specifiche norme che possano aiutare i produttori turesi. Oltre ad aumentare la visibilità del marchio “ciliegia ferrovia”, si potrebbe stimolare all’attuazione di un progetto di sviluppo locale attraverso un accordo tra amministrazione comunale, produttori, consumatori ed esercizi di ristorazione locali, con l’aiuto e il coinvolgimento delle associazioni di categoria. Questo protocollo deve essere mirato ad incentivare la filiera corta attraverso l’utilizzo dei prodotti agricoli locali (provenienti dagli operatori che aderiscono al protocollo), negli esercizi di ristoro, nelle mense scolastiche, nelle mense aziendali e il sostegno alla vendita diretta dei prodotti in azienda. Creando e pubblicizzando un brand legato all’uso e alla scelta dei prodotti locali, così il consumatore (cittadino consapevole) attraverso la sua selezione, potrà essere coinvolto direttamente nel sostegno dell’economia locale”.
Sul fronte regionale ci sono novità novità?
“Berlusconi ha appena scelto il candidato presidente che rappresenterà il centrodestra in Puglia, che è il prof. Francesco Schittulli. Vedremo comunque cosa accadrà nei prossimi giorni”.