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Politica

Birardi: “Settanni, non mi faccia ridere!?”

Rocco Birardi

Egr. Direttore della “Voce del Paese”,

non avrei voluto, ma mi sono visto costretto a prendere di nuovo la penna in mano, per rispondere alle tante castronerie e baggianate del sig. Settanni nella sua replica pubblicata sull’ultimo numero della testata.

Sig. Settanni, da sempre il suo e’ stato un monologo “carico” di bugie. Comincio dal primo punto che mi sta particolarmente a cuore e che Lei, meschinamente, ha enfatizzato. Parlo del rapporto con Michele Boccardi, verso il quale non ho mai avuto rancore  né tanto meno invidia.

Questa e’ una delle sue tante “invenzioni”. Ho solo fatto delle scelte politiche diverse da quelle di Michele e basta! Altro che rancore! O dobbiamo essere sempre “servi sciocchi” di qualcuno come  Lei è abituato a fare? Sig. Settanni, il rancore Lei se lo porta appresso da sempre, da quando è nato!

Di Michele ho avuto sempre la massima stima e considerazione dal punto di vista umano, non da quello politico. Nonostante ciò, per amicizia disinteressata, e Michele glielo può confermare, l’ho sempre aiutato nelle sue campagne elettorali, anche e soprattutto quando non era nessuno dal punto di vista politico. Io sono il medico curante della famiglia Boccardi e quindi se la pensassero meschinamente come Lei, avrebbero avuto tempi e modi per ricusarmi. A tal punto lei parla a vanvera, che qualche giorno prima della presentazione delle liste delle ultime amministrative, Michele è stato mio gradito ospite a casa, proprio perché’ c’era l’intento comune di fare un accordo, accordo che poi non si è concretizzato per motivi che lei difficilmente capirebbe.

Ha affermato nella sua risposta, che io non avrei mostrato orgoglio nella mia vita politica. Io a differenza sua, ho avuto sempre orgoglio da vendere, perché non ho mai vissuto di luce riflessa, come ha sempre fatto lei, che è salito sul carro vincente del signore di turno.

La mia storia  politica sta a dimostrarlo. Io ho avuto sempre la schiena diritta! E non mi sono mai lasciato comprare da nessuno, ne’ tantomeno mi sono lasciato lusingare dai potenti di turno!

Io non ho mai avuto bisogno di farmi stimare dai miei assistiti, facendoli giurare sulla Bibbia.

Queste sono solo sue farneticazioni. Io il voto l’ho sempre chiesto in punta di piedi, senza mai forzare nessuno e sempre col massimo rispetto delle persone.

E’ vero, come dice lei. Sono stato sempre in minoranza. Lei neppure in quella! Di cosa sta parlando!

Lei afferma che non vi è traccia della mia presenza nel consiglio comunale. Ma mi dica dei suoi amici invece si! A cominciare da quello più importante! Ma non mi faccia ridere!?

Io a differenza sua, non sono mai stato “servo sciocco” di nessuno! Non sono mai stato servile nei confronti del potente di turno! Altro che moto di orgoglio! Veda un po’ se riesce lei a trovarne traccia nei suoi moti  perenni di rabbia, sempre pronti a lusingare chi le dava visibilità. I suoi valori fondamentali di vita sono stati sempre rabbia, rancori e improperi, specie quando, qualche volta, ha avuto modo di parlare per alcuni centesimi di secondo dai palchi! Lei è rancoroso nei confronti della vita, altro che io nei confronti di Michele Boccardi.

A dimostrazione di quello che è il suo comportamento etico, l’anno scorso di questi tempi, si inventò la storia che aveva fatto pervenire al Comune di Turi,  suo grande merito, € 250.000,00 dal GAL. Le chiedo dove sono andati a finire questi soldi che lei, con il suo “buon operato” aveva ottenuto? Credo che debba essere Lei a giurare sulla Bibbia per le cose che dice. Lo fa mentendo, sapendo di mentire, perché’ si deve inventare delle cose per darsi un tono. È nel suo stile!

Delle sue affermazioni tanto enfatizzate, non esiste mai alcuna traccia. Naturalmente questo suo risultato del GAL, come al solito, era solo frutto della sua fantasia.

Ha affermato nella sua risposta, che qualcuno, in consiglio comunale, non sarebbe neppure in grado di leggere quello che ha scritto. Di lei sappiamo soltanto che è bravo ad urlare nella piazza, a dimostrazione che e’ soltanto un cane che abbaia!

Ora la devo lasciare e la saluto. Perché ho sottratto del tempo prezioso al mio lavoro e ai miei assistiti, per i quali non ho bisogno di farli giurare sulla Bibbia, come lei falsamente afferma, per avere il loro rispetto e la loro stima.

Tutto è lasciato sempre all’oblio del tempo, che con Lei non è mai stato galantuomo!

Dimenticavo: quando nasce di nuovo, s’iscriva pure lei a Medicina e forse avrà qualche chance, per fare il consigliere comunale, anche se non basta essere medici per essere eletti!

Saluti.

                                                                                              Rocco Birardi

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