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Politica

Sul rischio idrogeologico di via Schumann tutto tace

Sandro Laera

Parte della minoranza, per mezzo di Sandro Laera, ha presentato una richiesta di consiglio comunale avente come punti all’ordine del giorno non solo l’Imu agricola, ma anche un fatto scivolato lentamente nel dimenticatoio: le lottizzazioni di via Schumann, la presa d’atto dell’autorità di bacino e il rischio idrogeologico di quella zona, questioni per cui la consigliera Arianna Gasparro suscitò delle perplessità che fecero rimandare quel punto all’ordine del giorno dopo una lunga pausa in consiglio comunale.

Ricordiamo i momenti più salienti di quel discorso: “Leggendo i documenti che mi sono stati forniti, vorrei sintetizzare il concetto di quello che oggi stiamo votando: dare il via alla realizzazione di un nuovo piano di lottizzazione. Addirittura per il nostro ingegnere comunale, leggo, insieme ad un altro manipolo di architetti e ingegneri, che si sono incontrati e si sono confrontati lavorando a tambur battente, la cosa viene ritenuta indispensabile,   mentre, personalmente, l’ultima cosa che immaginavo è che Turi avesse necessità di nuove case. Oltre questa considerazione di carattere politico, vorrei che mi aiutaste a capire la logica sotto il profilo tecnico.  Quando veniva presentato il progetto di demolizione e sistemazione dell’area dell’ex ospedale, come era possibile non conoscere la natura idrodinamica di quei luoghi? Natura dei luoghi che, a quanto leggo, viene fatta emergere dall’istanza di un privato, e poi lo stesso analizza e richiede la modifica dell’assetto idrogeologico facendosi carico di  un’opera di mitigazione del rischio. Sia chiaro a tutti, viene scritto mitigazione e non annullamento. Quindi il rischio, se pur mitigato,  rimane.  Ma andiamo avanti, la logica è quella della Contestazione prima, e mitigazione poi, al solo fine, mi sembra, di avviare un mega piano di lottizzazione che parte dall’area dell’ex ospedale e va oltre. Ora, non  sono un tecnico, non so e non comprendo come bastino poche istanze per modificare l’assetto idrogeologico di un territorio, ma posso assicurarvi che mio nonno che abita in via Schumann ha sempre saputo, così come sanno tutti i turesi fin  dai tempi del fascismo, che in quell’area non si doveva costruire. Se vogliamo lavarci  le mani da ogni responsabilità, tanto l’ha proposto l’autorità di bacino, approviamo pure oggi questa delibera”.

Questo argomento non sarebbe stato più toccato – perlomeno da quanto ci riferisce Laera. La stessa consigliera Gasparro pare abbia richiesto tutta la documentazione all’Ufficio preposto ad agosto, ma starebbe ancora aspettando. “Un fatto molto grave – afferma Laera –  e a maggior ragione vogliamo vederci un po’ più chiaro in un consiglio comunale. Se c’è un rischio idrogeologico, magari anche meno pericoloso di quello che si possa pensare, considerando anche le avversità atmosferiche degli ultimi mesi, è giusto che se ne parli e che se si necessiti di un soluzione, questa venga trovata. Se c’è un rischio reale per i cittadini, bisogna prenderne atto”.

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