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Politica

Settanni a Birardi: “finalmente un moto di orgoglio”

Giovanni Settanni

Non si fa attendere la replica di Giovanni Settanni alle dichiarazioni rilasciate dal dott. Rocco Birardi che etichettavano il coordinatore di Fratelli d’Italia e Sandro Laera come “tromboni senza voti”.

Birardi ha definito te e Laera due “trombati” senza voti, elencando poi nella risposta una serie di eventi/ragioni. Come replichi a queste dichiarazioni?

Onestamente mi sono piaciute molto le parole che mi ha “dedicato” il dottor Birardi nell’ultimo numero de La “Voce del Paese”. Finalmente ho letto e visto una reazione, anche se rancorosa. In tanti anni che ho seguito come umile “spettatore” dei consigli comunali, il dottor Birardi non ha mai mostrato un moto d’orgoglio o una reazione. Anche lui ha un cuore e si incazza come noi comuni mortali,mi fa piacere! Comunque caro dott Birardi, le vorrei chiedere una cosa: se lei non fosse un medico di famiglia, li prenderebbe mai i voti che prende? Penso proprio di no! Nella storia politica e amministrativa turese non si ricorda un suo intervento degno di interesse per tutti, anche se è vero che lei viene sempre eletto in minoranza. A Maggio scorso ha voluto vivere alla “grande” , ma si vedeva che era un “matrimonio di interessi” e il solo collante era l’odio miscelato all’invidia contro Michele Boccardi. Il fatto di aver rotto i rapporti politici con Michele Boccardi dopo mesi non la fa vivere bene? Mi dispiace per lei, ma la vita va avanti lo stesso.  Posso essere anche un “trombato senza voti” ma il mio modo di fare politica, le mie idee, non prescindono e non prescinderanno mai call’amicizia personale che mi lega a Michele Boccardi. Nel mio piccolo faccio politica dal 1996, sempre credendo nei stessi valori , sempre rivendicando il fatto di non aver mai chiesto a nessuno niente, neanche i voti! Vado a testa alta sempre io! La prossima volta chiederò i voti come fa lei, farò giurare sulla Bibbia i miei futuri anziani elettori. Aggiungo, se tutti i consiglieri comunali che prendono tanti voti, mostrano di non essere capaci  neanche a scriversi e a leggere un fogliettino (non parlo del dott. Birardi), io mi tengo i miei “quattro voti”…

Marilena Lerede, neo iscritta al PD e membro del nuovo coordinamento, nel suo intervento durante il congresso ha parlato di ultras da stadio, chiaro riferimento alle tue affermazioni. Cosa rispondi? E’ vero che nessuno è lì per vincere, ma solo per il bene della comunità?

Essere considerati “Ultras ” non è un’offesa, perché gli ultras sono persone che credono in qualcosa e difendono le loro idee. Nella vita ci sono offese ben più gravi, ma mi piacerebbe che fossero dette in faccia le cose e non al telefono, per di più ad una terza persona. Io ho un vizio: le cose le dico in faccia e possibilmente su un palco. Non faccio politica o sbraito sui giornali locali per una questione personale o famigliare. Si fa politica e si fanno le battaglie politiche per il bene della Comunità! Ripeto, meglio uno come me, che si sa da che parte è, anziché chi sceglie di entrare in un partito solo per interesse . Non si fa politica per vincere,ma perché si crede in determinati valori e per fare in modo che questi portino al bene della propria comunità. Meglio perdere, che perdersi.

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