“Scendere in campo con la sinistra? Assolutamente no!”
Il quadro politico nazionale ha steso una nube su quella che è l’attuale situazione regionale: questo è quanto sta accadendo all’interno del centrodestra, in particolare in Forza Italia. Per vari esponenti del partito, quanto si starebbe verificando ai piani alti, sarebbe preoccupante e pericoloso. E se Forza Italia dovesse andare in soccorso a Renzi, cosa accadrebbe in Puglia? Si andrà in soccorso azzurro anche ad Emiliano? Vediamo cosa ne pensa il vice coordinatore provinciale di Forza Italia e consigliere di opposizione, la dott.ssa Mariangela Volpicella.
Quale è la posizione del circolo di Forza Italia a Turi in merito alla situazione nazionale?
“Per quanto riguarda la situazione politica nazionale, noi condividiamo la linea dettata da Raffaele Fitto. Purtroppo le cronache di queste ultime ore raccontano che Forza Italia rischia di diventare uno strumento per consentire a Renzi di ottenere i suoi risultati. I nostri elettori ci chiedono di reagire e di combattere contro i provvedimenti illiberali e recessivi del Governo, sull’IMU sui terreni agricoli, sulle banche popolari, sulle partite IVA e non di inginocchiarci a Renzi che si è costruito leggi su misura”.
Nei vari comunicati stampa nazionali della settimana scorsa, vari parlamentari hanno dichiarato il loro disappunto sulla direzione che, pare, Forza Italia stia prendendo. Quale è la tua personale posizione? Saresti disposta a valutare una discesa in campo con la sinistra? Cosa pensi di chi a Turi, pare, lo abbia già fatto sostenendo Emiliano, seppur non proprio di Forza Italia?
“Allo stato attuale, la situazione a livello regionale, in vista delle elezioni del futuro presidente per la Regione Puglia, è ferma. Scendere in campo con al sinistra? Assolutamente no! Noi stiamo contestando tutto questo con forza. Spero che qualcuno non si sogni di entrare in coalizione con Emiliano in Puglia. Comunque combatteremo contro tutto questo e faremo di tutto per avere un progetto alternativo, forte e di destra. Per quanto riguarda chi a Turi ha deciso o deciderà di sostenere Emiliano, come ho già detto in altre occasioni, penso che deve dare conto unicamente ai sui elettori e sostenitori. Oggi l’opinione della gente sulla politica è cambiata: i cittadini si interessano, si informano, soprattutto vedono la coerenza e la credibilità, pertanto gli elettori non sono solo un numero da poter vantare al politico di turno per ottenere chissà cosa e tantomeno sono delle pedine da pilotare”.
Lo scenario politico nazionale si sta ripercuotendo anche su quello regionale, rallentando, diciamo, la strada verso l’identificazione di un candidato alla presidenza della Regione Puglia per il centrodestra. Quali sono i possibili scenari secondo te?
“Al momento non posso esprimermi non ci sono grosse novità, tutti i vertici di Forza Italia compresi quelli pugliesi, sono impegnati con le elezioni del Presidente della Repubblica”.
I rumors politici hanno dato il via al totoregionali, facendo trapelare due nomi come possibili candidati: Paolo Tundo e Sandro Laera. Ti lasciano di sorpresa o, in un certo senso, dovevamo aspettarcelo?
“Sono rumors politici infondati al momento è presto per parlare di queste cose”.
Anche tu stai valutando una tua candidatura? Perchè?
“Candidarsi alle regionali è la campagna elettorale più difficile che possa esistere e ve lo dice una che cinque anni fa ha vissuto in prima persona una campagna regionale, affiancando un candidato. L’aspirazione di ognuno a candidarsi è legittima, però le regionali non si possono improvvisare due mesi prima della elezioni, e non si può sperare di essere eletti contando solo sui voti del proprio paese e di pochi altri amici. Per avere una minima probabilità di elezione è necessario iniziare a lavorare su tutto il territorio provinciale, che conta 41 comuni, già 5 anni prima. Non penso proprio di candidarmi, per il momento mi concentro sul mio compito di consigliere comunale per rispetto delle persone che mi hanno votata e quando mi renderò conto che non avrò più il sostegno degli elettori, smetterò di fare politica”.
Ultima domanda: un tuo commento sull’elezione di Gravinese a segretario del PD turese. Pensi che cambierà qualcosa?
Gli auguro un buon lavoro, e spero che riesca a sciogliere tutti i nodi e i problemi storici che ci sono all’interno del PD turese.