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Mensa: la carne della discordia

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Grande scompiglio ha suscitato la pubblicazione, nel numero de La Voce del Paese della scorsa settimana, dell’articolo sulla mensa scolastica e sull’ispezione alle cucine e al suo refettorio, avvenuta nella mattinata di giovedì 22 gennaio.

Una settimana di grandi diatribe e di supposizioni, legate ad un non completo approfondimento circa il sopralluogo effettuato e che necessitano di una postilla al nostro precedente articolo che, per la tempistica redazionale, è stato chiuso prima della lettura e firma di tutti i componenti della commissione.

Tutto questo non ha permesso, infatti, di entrare nel dettaglio dell’ispezione e di poter visionare il verbale che appunto è stato protocollato solo il giorno dopo l’ispezione, in contemporanea con l’uscita nelle edicole del nostro settimanale, appunto il 23 gennaio.

A rappresentare oggetto della discordia, un elemento che, visionato nell’ispezione, è stato presto sostituito. Si trattava della carne di maiale che, a differenza di quanto qualcuno ha in seguito supposto, appariva non freschissima. A confermarcelo, la presidente della Commissione Mensa Scolastica, Lycia Carenza che precisa – “gli alimenti vengono consegnati sottovuoto, alla cucina scolastica, ogni martedì e conservati in frigorifero, come la legge impone”. “La carne di maiale in questione, consegnata il 20, sarebbe stata somministrata ai bambini il 27 gennaio, mentre la sua data di scadenza riportava il 29 gennaio”.

“Abbiamo ritenuto – ha aggiunto la presidente che ha partecipato all’ispezione – di sostituire l’alimento”. Così, messo al corrente il Dirigente Scolastico, prof. Ferdinando Brienza, questi ha presto preso contatto con il responsabile della Ladisa -ditta appaltatrice del servizio mensa- il signor Ciciriello Giambattista, e ha richiesto la sostituzione della carne”. 

Tutto quanto poi valutato durante l’ispezione, ha risposto ai criteri di bontà e di effettiva cura e pulizia, decretando un risultato positivo del servizio e degli alimenti dati ai bambini. Infatti, come il verbale riporta, si legge: “La cucina si presenta pulita ed ordinata e in cucina tutto il personale indossa il camice, il grembiule plastificate tutto l’abbigliamento conforme”, conferito anche ai membri della commissione per effettuare il sopralluogo. “La sala si presenta ben pulita ed apparecchiata con posate, bicchieri, piatti e tovagliette monouso”. Il cibo, cotto secondo quanto stabilito in capitolato, è stato poi assaggiato, risultando “ben caldo, saporito e cotto in maniera giusta e non risulta insipido”.

Unico elemento evidenziato, è stato poi soggetto di un’ispezione successiva. Infatti, ci confermano – “il martedì successivo, il 27 gennaio, durante il controllo, abbiamo verificato che effettivamente la carne fosse stata sostituita con una più fresca” – ha quindi aggiunto la signora Carenza. “La nuova carne si presenta ben conservata e con colori naturali”. Inoltre si legge: “Le fettine sono confezionate e sigillate sottovuoto e preparate in data 23/01/2015 e con scadenza 02/02/2015”. È stato posto a verbale la sostituzione della carne precedentemente segnalata e di cui era stato messo al corrente il Dirigente Scolastico.

 “Come commissione, però – ha concluso la presidente – abbiamo chiesto che il cibo più velocemente deperibile, venisse consumato nei giorni immediatamente successivi alla consegna, lasciando nei restanti giorni i cibi che possono essere conservati un po’ più a lungo nei frigoriferi”.

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