Per Vitino Coletta il cambiamento è radicale
E di “cambiamento radicale” parla Vitino Coletta, altro grande “storico” del PD turese: “Giuseppe ha parlato di me come di un maestro. Io mi sono solo ricordato di quando ero giovane come lui – e aggiunge – sono molto emozionato”. Poi il suo intervento tocca il rapporto con Saverio Campanella, che ringrazia, ma di cui descrive le iniziali riserve. Si è dovuto ricredere Vitino, e ce lo racconta lui stesso: “Poi ho visto che si è proposto con entusiasmo, è stato sempre presente, sembrava un turese. Devo dire che questo ha comportato dei miglioramenti concreti, perché la lista dei tesserati è cresciuta. Io non ero predisposto perché non conoscevo, ma quando è venuto la prima volta ho avuto un’impressione veramente bella, perché ha assunto sin da subito un atteggiamento senza pretese, si è messo subito a disposizione. Allora io ho incominciato a pensare di doverlo seguire, mi piaceva. Poi ho parlato con gli altri, perché per me era importante sapere cosa ne pensava il partito, fino a che mi sono convinto: il partito avrebbe avuto un grande successo e così è stato. A partire da oggi, saremo un gruppo politico che appoggerà, che pungolerà l’amministrazione. Torneremo quartiere per quartiere e chiederemo agli abitanti come vivono, cosa gli manca. Noi li porteremo al partito, noi li porteremo all’Amministrazione, perché tutto possa trovare una risposta, laddove sarà possibile”. Infine propone un progetto ambizioso: riuscire nel 2015 a raddoppiare il numero delle tessere facendo capire a chi già è dentro, che è fin da subito parte attiva di un grande progetto. “Il tempo ci darà ragione” – conclude.