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Pist: si scaldano i motori

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Si chiama PIST e sta per “Piani Integrati di Sviluppo Territoriale”. Sigla di un progetto i cui semi furono piantati nel lontano 2010 sta finalmente per trovare la luce, con un programma che incontrerà la comunità del Pist prorpio fra poche settimane. A raccontarlo alla stampa, nella mattinata di giovedì 22 gennaio, presso la sala del Sindaco, alla presenza dei comuni che rientrano nel progetto di finanziamento, la cooperativa Informa s.c.a.r.l che si occuperà della gestione del progetto. Turi, comune capofila, ha accolto Casamassima e Sammichele, ospitando nella sua sede anche i soggetti promotori e gestori del progetto che per un anno creeranno una rete tra i tre comuni offrendo una possibilità di formazione, conoscenze e capacità, utili per la crescita e lo sviluppo territoriale.

Un progetto che guarda ad un orizzonte europeo, ma che aiuterà i tre comuni interessati, unici comuni che nel sud est barese si avvarranno del progetto, di essere guidati e informati circa le possibilità che il mercato economico europeo può offrire. Il Pist si avvale di 3 sportelli, dislocali nei tre comuni e saranno informativi e consulenziali; di una Scuola di Comunità, unica per i tre paesi e che ospiterà tutti i soggetti interessati; e luoghi fisici o contenitori che saranno effettivamente usati dai cittadini. Alla base di tutto questo, il Pist, che è un piano strategico integrato, ha permesso, ai tre comuni che ne fanno parte, di accedere ad una serie di finanziamenti che hanno permesso di riqualificare tre luoghi entro i quali verranno sviluppate, nel corso dell’anno, le diverse attività e tutti all’interno del nucleo storico dei comuni. Parliamo dell’ex Convento delle Clarisse a Turi; l’ex Convento delle Monacelle a Casamassima e i Giardini del Castello Caracciolo, le adiacenti Aula civica e Torre dell’Orologio a Sammichele. A ribadire l’obiettivo di questo piano e il punto di partenza dello stesso, l’architetto Pietro Paolo, da diversi anni impegnato a partecipare, assieme ai membri che hanno permesso di sviluppare l’intero progetto, a forum e confronti non solo con la cittadinanza, ma anche tra i diversi tecnici, per inquadrare il soggetto urbano ideale da divenire contenuto per le attività di formazione, di consulenza e di informazione, che si stanno per compiere.

Il recupero delle Città storiche e la costituzione di una attività di servizio alle collettività richiede però l’ausilio delle stesse Amministrazioni cittadine, anche loro soggetti beneficiari di un’attività di formazione e consulenza nei confronti delle opportunità comunitarie.

La Rete, che si configurerà quindi come un vero e proprio Urban center diffuso, accompagnerà il processo di sviluppo del PIST, con la promozione del coinvolgimento attivo dei cittadini (18 – 35 anni) e con servizi di sportello diretti agli abitanti, focalizzando le attenzioni su tematiche legate al riattivare e rigenerare le storiche relazioni esistenti tra i noccioli urbani antichi e le campagne, favorendo un miglioramento della qualità di vita degli abitanti.

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