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Cultura

Marzella al Festival international di Munster

Michele Jamil Marzella durante l'esibizione (1)

Il “suono è pace, una pace interiore!” e la sua musica concilia con la sua spiritualità. A raccontarlo aprendo il cuore e mostrandolo attraverso il suono del suo trombone, lo stesso Michele Jamil Marzella che da qualche giorno è tornato dal Festival International di Muster, dove ha suonato lo scorso 11 gennaio.

“Ho collaborato con la Minafric Orchestra, formata dal pioniere del jazz d’avanguardia pugliese, insieme a tre grandi solisti mondiali: Keith Tippet, Juli Tippet, e Louis Moholo, quest’ultimo sempre affascinato dal mio suono e dalla mia carica”.

Michele Jamil Marzella durante l'esibizione (2)

Occasioni uniche, esperienze di maturazione e di crescita professionale e personale, che incrociano emozioni che andrebbero raccolte nel grande album dei ricordi. Infatti, a regalare forti vibrazioni, la partecipazione di Michele Jamil Marzella al 25° Jazz Festival International di Munster. La sua energia, insieme a quella dell’intera Minafric, ha avvolto la Grosses Haus del Theater Münster, in Germania, offrendo suggestioni non solo al pubblico, ma anche allo stesso artista. “La mia emozione è stata tanta” – ci ha raccontato Michele, mentre riporta alla mente quei minuti nei quali ha suonato davanti a più di 1000 persone, riscuotendo tantissimi apprezzamenti e applausi.

Il suo assolo di trombone ha impreziosito “You ain’t gonna know me ‘cos you think you know me” di Louis Moholo, riscuotendo un clamoroso successo. “Insomma un’emozione divenuta Karma e quindi Energia, Verità, Semplicità e Amore…”. “Sicuramente il tutto è il risultato di una grande complicità, prima umana e poi artistica, tra belle professionalità – ha spiegato l’artista, ringraziando – chi ancora crede nei grandi valori, a chi crea arte, come il demiurgo mitico trombettista Pino Minafra, suo figlio il pianista Livio Minafra ed il faro, il grande sassofonista, Roberto Ottaviano, oltre tutti gli splendidi amici e colleghi”.

Nello Shop del Teatro è stato presente anche il suo nuovo cd da solista “La via del possibile” che “ha riscosso un ottimo successo di vendite” – ha commentato ancora Michele.

Ma quali sono i tuoi prossimi appuntamenti? “Il 18 gennaio torno con la mia grande Improbabilband nella piazza principale di Giovinazzo, mio paese di origine e ci torno dopo quasi 15 anni dall’ultima esibizione. Porterò il calore di Turi, da sempre un paese accogliente e molto vicino alla mia evoluzione artistica”. 

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