Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

Fatta la Città Metropolitana, bisogna fare i metropolitani!

foto 2

Prosegue il tour esteso su tutta la ex Provincia di Bari, per portare il nuovo ente, la Città Metropolitana, a conoscenza dei cittadini. Il convegno organizzato dal Movimento “Rivoluzione per lo sviluppo Metropolitano”, domenica 11 gennaio a Gravina di Puglia, si è rivelato un grande successo. Oltre 300 i partecipanti che hanno affollato l’Episcopio della Curia Vescovile di Gravina, per ascoltare gli interventi dei relatori e per intervenire a loro volta.

foto 1

“Quali sono le prospettive per l’area murgiana all’interno della neonata Città Metropolitana di Bari?”. I relatori hanno risposto a questa e altre domande. Hanno preso la parola: l’ing. Antonio Decaro (Sindaco della città Metropolitana e primo cittadino di Bari); il prof. Antonio Uricchio (Rettore della dell’Università degli Studi di Bari); il prof. Ugo Patroni Griffi (Docente di Diritto Commerciale, Presidente della Fiera del Levante, Presidente dell’AMGAS s.p.a; il prof. Onofrio Resta (Docente Universitario e Direttore Unità Operativa malattie apparato respiratorio); Alfonso Pisicchio (possibile vicepresidente della Città Metropolitana).

L’ex sindaco turese, Onofrio Resta, è la testimonianza diretta del passaggio, nel 2014, dalla Provincia di Bari al nuovo ente Città Metropolitana. Resta, infatti, è stato assessore alle Attività produttive della giunta Schittulli, l’ultima legislatura della Provincia, con delega specifica al ramo: il medico di Turi ha seguito i primi vagiti della nascente Città Metropolitana. Il prof. Schittulli, al momento candidato alla presidenza della Regione Puglia per il centro-destra (ma forse l’incantesimo si romperà molto presto), ha consegnato le chiavi a Decaro il 7 gennaio 2015, sindaco che di diritto sarà il primo cittadino Metropolitano. Da quella data siamo diventati a tutti gli effetti cittadini metropolitani: come dire però che, fatti i metropolitani, ora bisogna fare la Città Metropolitana, la cui architettura istituzionale è ancora un processo in fase costituenda; lo Statuto è stato approvato da poco. In realtà, il motto vale anche al contrario: la Città Metropolitana è sulla carta, ma essere metropolitani sarà un processo culturale in divenire, tutt’altro che compiuto o scontato.

Il prof. Onofrio Resta e il sindaco di Gravina, Alesio Valente, hanno sottolineato il “ruolo di Gravina (ma anche di altri comuni) come corridoio privilegiato che può legare Bari alla Lucania e a Matera, quest’ultima capitale europea della cultura 2019”, titolo in virtù del quale Matera riceverà numerosi finanziamenti con ricadute ed effetti benefici anche sulla Terra di Bari e sul nostro turismo.

Paradossalmente, in questo tipo di incontri si sta registrando più partecipazione ai margini, nell’estrema periferia della Città Metropolitana, che in prossimità del centro. Onofrio Resta invita a non sottovalutare la portata di questa “rivoluzione” e la necessità di organizzarsi. Quando il professore ha ricoperto il ruolo di assessore provinciale, molti non credevano in questo nuovo tipo di organizzazione, prevista dalla Costituzione, e la cui accelerazione della sua istituzione è dovuta al famoso ddl Delrio. “Invece – confida – pensavo che la Provincia senza deleghe fosse inutile”. Sul piatto, stando a quanto assicurava anche Decaro, saranno serviti ben 300 miliardi di euro di finanziamenti per l’Area Metropolitana che non passeranno dall’ente Regione Puglia. La chiave di volta sta tutta qui, in quest’ultimo punto: la Città avrà più deleghe e questa montagna di soldi sarà un treno diretto che da Bruxelles si fermerà nei comuni della Città Metropolitana, senza fare soste “sgradite” nei polverosi e grigi uffici delle regioni, dove spesso la sburocratizzazione è tenuta a freno dalla corruzione o dalla scarsa professionalità di chi occupa quelle poltrone.

300 Miliardi in palio! “Il motore c’è, bisogna riempirlo di contenuti”  – osserva ottimista Onofrio Resta. Ma Turi? Prendiamo a prestito la domanda del convegno: Quali sono le prospettive per Turi all’interno della neonata Città Metropolitana di Bari? È difficile, se non impossibile, a nostro avviso, rispondere allo stato attuale a questa domanda. Non conosciamo di fatto quali azioni politiche e amministrative vorrà concretizzare il sindaco Menino Coppi. L’argomento è ancora tabù. Le relazioni che contano e il dialogo continuo all’interno del Partito Democratico, soprattutto verso Bari, saranno determinanti. Abbiamo avuto un assessore provinciale che non c’è più. Abbiamo un consigliere regionale che difficilmente potrà essere rieletto. Bisogna cominciare a occupare le caselle nelle coordinate giuste, in questo grande e insidioso campo di battaglia navale, dove alcuni comuni lanceranno la sfida o altri si coalizzeranno alla conquista del ricco bottino: 300 miliardi di euro!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *