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Politica

Un “blitz” moderato nella stanza del sindaco

Michele Santamaria

Alcuni commercianti turesi sono sul piede di guerra. Questa volta a suscitare la protesta non sono solo le tasse, ma il “blitz” che avrebbe messo in atto il consigliere dell’opposizione “moderata” Fabio Topputi. Una vera e propria imboscata avrebbe teso ai danni di un nascente gruppo di commercianti.

A denunciare tutto è uno dei promotori di questo gruppo, l’imprenditore fornaio Michele Santamaria, che guida la protesta contro Topputi. Il fondatore del marchio Alba d’Oro racconta tutto.

“Con Onofrio Lotito e il commercialista Franco Spinelli – ricorda – stavamo organizzando un gruppo di commercianti da allargare, per contrastare e protestare contro l’aumento scellerato dei tributi, in particolare della Tasi e della Tari. Volevamo unire le tante voci dei commercianti per presentarci uniti al sindaco.

Abbiamo deciso volutamente di non prendere parte alle iniziative politiche come quelle promesse da Forza Italia, poiché non vogliamo che il problema venga strumentalizzato per scopi politici. Quindi il nostro vuol essere un gruppo indipendente e forte.

La prima riunione si è tenuta a fine novembre. Nella successiva seconda riunione, eravamo già una ventina di commercianti. Faccio però notare che né alla prima, tantomeno alla seconda riunione, si è presentato il consigliere comunale Fabio Topputi (commerciante, ndr).

Nel frattempo – rivela Santamaria – il sindaco Coppi ha chiesto a Francesco Mallardi di poter incontrare una delegazione del nascente gruppo. Così Francesco si è subito attivato per preparare l’incontro, raccogliendo anche documenti e organizzando la riunione. A questo punto è accaduto qualcosa che ha dell’incredibile. Siamo venuti a conoscenza, senza esserne stati mai informati, di un incontro con il sindaco tenuto dal consigliere Fabio Topputi, il quale si è presentato da solo e a nome dei commercianti. Come si è permesso? Perché non ha detto nulla? Siamo rimasti spiazzati. Oltre alle tasse da subire, anche queste cose. Ora è troppo! – sbotta il fornaio – Tra l’altro il sindaco e Fabio appartengono alla stessa linea politica, quindi non potrebbe rappresentarci. Ora ci lasci in pace. Noi andremo avanti fino in fondo”.

In assenza di una associazione di categoria, il nascente gruppo di commercianti prova a unire le forze. Infatti, Santamaria annuncia che sarà presentato ricorso al Tar contro la delibera comunale. “Ci siamo già presentati davanti al Tribunale. L’anno scorso – confida Santamaria – ho pagato 1600 euro di Tasi e Tari. Quest’anno 3300 euro! Ci sono commercianti in ginocchio. Non finisce qui!”.

Contattato al telefono, Fabio Topputi nega tutto e ricostruisce un’altra versione dei fatti. “Non ho fatto nessun blitz – stigmatizza e rispedisce le accuse al mittente – Sono andato dal sindaco perché un amico commerciante mi aveva chiesto di sostituirlo, poiché era fuori per motivi di lavoro. Inoltre Michele Santamaria è stato avvisato della riunione tramite un suo strettissimo amico, Onofrio Lotito, che a sua volta, dopo aver parlato con Santamaria, mi ha ricontattato dopo 5 minuti e mi ha detto che stava promuovendo altre azioni di protesta. Al sindaco ho palesato le difficoltà economiche che i commercianti stanno attraversando. E ho anche protocollato una richiesta al primo cittadino (vedi lettera) proponendogli la possibilità di dividere in quattro rate il conguaglio della Tari. Dunque, non è come la conta Santamaria. Io ho la coscienza pulita!”.

Noi invitiamo tutti quanti a mantenere la calma e a unire le forze. Se i commercianti turesi non sono mai riusciti a fare fronte comune, costituendosi in associazioni di categoria, come accade negli altri paesi, un motivo ci sarà. Nel caso specifico, ci auguriamo che tra questi motivi non ci siano ripicche politiche o vecchi rancori. L’obiettivo dovrebbe essere uguale per tutti, ma le divergenze vanno affrontate democraticamente nelle sedi delle associazioni. Non è il caso di costituirsi in associazione? 

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