Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Cultura

In Grotta, la Sacra Famiglia

DSC04926

Crea sempre un’atmosfera suggestiva, scendere in grotta e farsi travolgere dalle forme e dagli odori che si respirano. Appare ancora più emozionante se arrivando in grotta, ascolti la voce della soprano Chiara Luizzi, accompagnata dalle coinvolgenti melodie di Maria Maringelli, con il liuto rinascimentale e la chitarra.

“Doveroso il ringraziamento agli sponsor che ci hanno permesso di realizzare queste serate” – è il commento d’apertura di Alberto Lenato, presidente dell’Associazione Bersaglieri “A. Pedrizzi” di Turi, accogliendo i numerosi intervenuti alla serata di domenica 8 dicembre presso la Grotta di Sant’Oronzo. Un pubblico che ha abbracciato diverse età, appassionati di musica e curiosi, che hanno risposto all’invito per assistere ad una serata sicuramente fuori dai canoni. “Per il decimo anniversario della nostra gestione della Grotta, abbiamo deciso di dedicare a noi e alla cittadinanza turese, tre serate, di cui questa è la prima, e tutte incentrate sul tema della Sacra Famiglia” – ha proseguito ancora Alberto Lenato, specificando che la prima sera è dedicata a Maria. “A nome dell’Amministrazione vorrei ringraziare i Bersaglieri di Turi per il lavoro svolto in questi anni” – ha aggiunto Lavinia Orlando, vicesindaco, sottolineando l’azione gratuita dell’Associazione.

Una parentesi sulla storia della Grotta di Sant’Oronzo e su un lavoro eseguito nel 1943 da Don Giovanni Cipriani, quando era ancora seminarista, hanno guidato i presenti nel cuore delle “Ninne nanne dal Mondo”. “Un percorso ed uno studio partito dallo scorso anno – ha commentato Chiara Liuzzi, voce recitante, oltre che cantante, della serata. “Ci furono chiesti dei canti incentrati sulla figura di Maria e quali canti migliori se non le Ninne nanne, raccontano una madre, la Madre, la Madonna, madre delle madri”. Ha così preso il via un’intensa emozione musicale, un viaggio attraverso le tradizioni, le antiche culture e le lingue del mondo, tutte legate al tenero abbraccio di una mamma al proprio figlio. La cultura ebraica ha anticipato quella berbera, ha proseguito poi lungo la melodia francese, quindi argentina, tedesca, armena, spagnola ed estone, regalando a tutti, qualcosa di magico.

Nonostante il freddo che dalla nuda roccia avvolgeva i presenti, il calore dell’abbraccio materno è giunto a scaldare tutto il pubblico, fermo, immobile, estasiato dall’incanto che la melodia, come la voce materna, cullava i cuori.

Così, appuntamento al prossimo 24 dicembre, per la seconda giornata dedicata a Gesù Bambino. A partire dalle ore 17.30, il Bambinello arriverà in grotta in sella ad un’Harley Davidson, con l’Associazione IMoTuri. Quindi, poi avvolto nelle mani dei bambini della scuola “I. C. Resta – De Donato Giannini”, sarà deposto tra Maria e Giuseppe mentre il coro dell’UTE di Turi allieterà il momento.

Terzo ed ultimo appuntamento in grotta, la sera del 6 gennaio, con una finestra dedicata a Giuseppe. A dare forza alla sua figura, la storia di “Giuseppe il Falegname”, portata in scena dall’attore, autore e drammaturgo Vito Lopriore, accompagnato dall’arrangiamento musicale di Michele Jamil Marzella. A Margherita Calefati sarà affidata la fotografia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *