Gettito tari: attesa la cifra inserita in bilancio
Sul gettito previsto in entrata per la Tari, l’Assessore Tardi conferma – durante l’ultimo consiglio comunale – la cifra inserita in bilancio: “Ad oggi sono stati incassati poco meno di 400 mila euro, considerando che questa è la prima scadenza”. A incalzare a questo punto è Laera: “Mi chiedo come sia possibile preventivare un gettito di entrata quasi identico a quello dell’anno precedente, considerando che le utenze domestiche sono aumentate mediamente del 20-30% e quelle non domestiche hanno avuto degli aumenti rilevanti. Mi viene il dubbio del gettito che si andrà realmente a concretizzare, se teniamo conto anche delle tante persone che non stanno pagando la prima rata per errori riscontrati. Penso che i cittadini abbiano bisogno di chiarimenti anche sulle pertinenze, vi assicuro che attendono risposte in questo senso”. “Sul gettito Tari non ci attendiamo grossi spostamenti rispetto alle previsioni – ribadisce Tardi – Abbiamo fatto un lavoro certosino per tentare di spalmare ove possibile i coefficienti di quelle categorie che sicuramente sono più inquinanti rispetto ad altre. Io vi chiedo adesso, se questo esercizio non fosse stato fatto, quanto avrebbero pagato queste categorie?” E sulla parte variabile delle pertinenze afferma: “Secondo noi era giusto che la parte variabile non fosse spalmata a pioggia su tutti i cittadini, soprattutto su coloro che non hanno garage o pertinenze. Perché un turese che non possiede un garage dovrebbe accollarsi la quota variabile di un cittadino che invece ce l’ha? Secondo me questa è stata una scelta moralmente ineccepibile”. A controbattere è nuovamente Laera, in pieno disaccordo con quanto appena affermato dall’Assessore: “La pertinenza è un locale attiguo, comunicante, non si può far pagare come unità immobiliare. Là dove è comunicante, è una pertinenza che non produrrà mai rifiuti. A mio avviso è sicuramente contestabile questo modo di agire. Io sono convinto che se tutti pagassero le cartelle così come sono arrivate, noi avremmo un gettito notevolmente superiore a quello stimato”. “Se si dovessero creare queste sacche di grasso – controbatte Tardi – vuol dire che il prossimo anno godremo fortissimi sconti tutti quanti”, pur sottolineando nuovamente che, a suo avviso, non ci si allontanerà di molto dalle cifra stimata.
Sulla questione Tari interviene anche il Sindaco: “Quando si parla di questa questione della Tari, sembra che tutti abbiano avuto degli aumenti, cosa che ovviamente non è vera. Se è vero che il conto finale è più o meno come quello dell’anno scorso, se non poco di più, sulle tasse c’è chi ha avuto aumenti, ma c’è anche chi ha avuto delle riduzioni. Solo che non è che ci vengono a fare applausi. Logicamente se il costo complessivo del servizio è 1.800.000 circa, mentre l’anno scorso era 1.700.000 euro circa, ci sono moltissime persone che pagano di meno, anche notevolmente. Questo in virtù di quanto la legge stabilisce che chi più inquina più paga”.
E riallacciandosi al discorso di Coppi, prende la parola il consigliere Vito Notarnicola, il quale, con dati alla mano, riporta esempi circa l’aumento effettivo della Tari rispetto alla Tarsu dell’anno precedente, constatando che, se in alcuni casi l’aumento è minimo, in altri si parlerebbe addirittura di riduzioni. Parte dalle utenze non domestiche: una bar di 100 metri quadri con la Tarsu pagava 995,90 euro, con la Tari paga 1.025 euro. In sostanza si tratterebbe di un aumento di 29 euro. Dove nascerebbe il problema? Lo spiega lo stesso Notarnicola: “Se in un’attività commerciale, ci sono altri luoghi adiacenti, che sono stati dichiarati come tipologie catastali diverse da quella commerciale, quando si va ad applicare la legge, si presenteranno diversi metodi di calcolo. Il bar di per sé ha 29 euro di aumento”. E prosegue con gli esempi: con la Tarsu un albergo di 100 metri quadri pagava 990 euro, con la Tari, gli alberghi con ristorazione pagano 634 euro, quelli senza ristorazione 484 euro. Per quanto riguarda le utenze domestiche, secondo i calcoli di Notarnicola, per un’abitazione di 100 metri quadri si pagava con la Tarsu 226,95 euro, con la Tari: circa 113 euro con un componente, 188,25 euro con 2 componenti, 219,95 euro con tre componenti e infine con 4 componenti si pagherebbe solo 19 euro. Segue anche un confronto con i paesi limitrofi, con cui vuole evidenziare che Turi si è comunque tenuta molto bassa.