Lanterne in cielo per ricordare le donne
Il 25 novembre del 1960 Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, tre sorelle, vengono massacrate e uccise a bastonate dal regime domenicano per aver osato sfidarlo. Si recavano a trovare i loro mariti incarcerati per essersi opposti al regime dittatoriale. La polizia di stato le trucidò, cercando di occultare l’omicidio con un finto incidente. Nonostante la censura del regime, l’omicidio risvegliò le coscienze e il dittatore fu deposto. Ricordando questo storico episodio di violenza, le associazioni ‘Quelle come noi’, ‘Il Ponte del Don’ (presidente Sara Coppi) ed il ‘Comitato Genitori IC Turi’ (presidente Lina Moschidou) hanno organizzato, il 25 novembre, presso la Piazza Antico Ospedale, un evento dedicato ad una profonda riflessione sulla violenza sulle donne.
L’assessore Giusy Caldararo ha sottolineato la presenza istituzionale a Turi di un centro antiviolenza: “A Turi il centro esiste grazie alla generosità di Don Nicola che ha dato un locale della parrocchia in comodato d’uso gratuito. Qui, ci lavora la dott.ssa Lacitignola con tutta la sua équipe. A volte, ci manca il coraggio di denunciare. Bisogna fare gruppo intorno ad un problema di violenza. Le violenze si scoprono dai disegni dei bambini. Vogliamo creare una rete, una maglia di protezione intorno alla violenza.”
Purtroppo i dati relativi alla violenza sono tanti e troppi: “Quelle che succede nelle proprie case è spaventoso. Il 70% della violenza avviene all’interno delle mura domestiche. Quello che sta succedendo non ha a che fare con l’evoluzione del genere umano. Le istituzioni non sono sufficienti.” Ha dichiarato Lilli Susca, seguita da Sara Coppi che ha suggerito una riflessione sulla quotidianità a partire da noi stessi, da quello che diciamo e facciamo in casa nostra, di fronte ai figli, che ci guardano.
”L’educazione alla cittadinanza globale non può prescindere dal tema delle donne e del loro diritto ad essere rispettate. Nel mondo, l’indipendenza economica, così come l’educazione e la cultura sono gli strumenti da scegliere; bisogna difendere e implementare le conquiste, a cominciare dai Centri Antiviolenza ma anche dai Consultori familiari. Si parla poco, si sta poco insieme. C’è bisogno di piazze interculturali e non virtuali dove incontrarsi e scambiare sorrisi e lacrime, quando serve.” Diverse sono state le testimonianze, le letture sul tema a cura di Lina Moschidou e dei presenti perché “non c’è perdono in terra per chi umilia la luce”.
“La violenza di genere dovrebbe essere un tema affrontato dall’infanzia. L’educazione deve essere basata su rispetto ed amore. La violenza è anche psicologica. Ognuno di noi, a cominciare dai maschietti deve fare un passo in avanti verso la civiltà. Quello di oggi è un seme che farà nascere un albero.” ha aggiunto Nico Catalano.
Hanno realizzato delle opere estemporanee su questa tematica le pittrici Antonella Bellizzi di Gioia e Margherita Ronghi di Casamassima. Il ricavato della vendita è stato devoluto alle associazioni contro la violenza sulle donne.
Il 28 novembre alle 16.30 presso l’ITC Pertini si parlerà delle forme di violenza intra familiare. Tale incontro sarà una preziosa occasione di informazione sulle diverse della violenza intra familiare con un focus particolare sulla violenza assistita, fornendo indicazioni su cosa fare in caso di violenza o se si viene a conoscenza di un fatto di maltrattamento.