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Cultura

Agli esordi la rassegna teatrale all’ITC

La compagnia dell’Università Popolare e della Terza Età di Putignano

Domenica scorsa, presso la sala teatro dell’Istituto Tecnico ‘Sandro Pertini’, l’Università Popolare e della Terza Età di Putignano, ha fornito un divertente stimolo  di riflessione sull’amore e sugli stereotipi popolari putignanesi e non solo. Come? Con  ‘A Gatt Mort’, commedia brillante in tre atti, in vernacolo, curata con maestria da Paolo Lippolis, talentuoso regista putignanese, alla cui memoria è stata dedicata la serata. ’Noi abbiamo perso un amico che si è sempre dedicato a noi, prima come attore e poi come regista, nonostante già stesse poco bene. Questo è un suo lavoro. Si interessava a noi, stando a letto con i dolori. Ho preso un’eredità pesante.’ -ha dichiarato il regista Gaetano Recchia.

In casa del fabbro Peppino, vivono due figliole Mariella ed Elisa, dai caratteri contrastanti. Elisa ama Stefano, un giovane falegname; Mariella, schiva e timida, definita dal padre ‘a gatt mort’, si dimostra infastidita da questo amore. I riflettori si aprono sulla prima scena e Stefano è a lavoro su un mobiletto, il cui restauro stenta a terminare perché in realtà il suo intento è quello di introdursi in casa della donna che ama, per chiedere la sua mano. Ma Giulietta, la madre, donna tutto d’un pezzo e all’antica, non lo sopporta e per sua figlia ha in mente un matrimonio più ambizioso.

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Non gradisce la profferta amorosa perché il nonno dell’artigiano non era una brava persona. Vige, dunque, il canone dell’appartenenza e del legame di sangue che viene anteposto a tutto, in forma pregiudiziale. Nel frattempo anche Mariella si innamora di Alfredo, dai modi gentili ma poco affidabile. Egli arriva in casa, chiedendo in fitto una camera ma raccontando una bugia relativa al posto di lavoro. Lavorerebbe, infatti, per Contegiacomo (famosa azienda d’abbigliamento putignanese) come commesso milanese. A Giulietta piace molto ed, infatti, accetta di farsi offrire un gelato dall’ospite che seduce madre e figlia, leggendo versi famosi della Divina Commedia. Stefano mette in guardia la famiglia dal prendere sconosciuti in casa ma nessuno lo vuole ascoltare. Un bel giorno, dopo una serenata alla chitarra, costretto a nascondersi dietro la tenda, origlia l’infausto progetto di fuga di Alfredo (che in realtà è di Bari).

Quindi, con l’aiuto del nonno ex carabiniere (che molto saggiamente nasconde i soldi vicino ai fichi), riesce ad ostacolare la ‘fuitina’, chiudendo il commesso nell’armadio impolverato della propria bottega. Nel frattempo giunge in casa l’avvocato. Il paese ha saputo il disonore. La gente va in processione a conoscere i fatti. Stefano prontamente risolve il problema e dopo tanti colpi di scena e situazioni comiche, alla fine il vero amore trionfa e nella famiglia ritorna la serenità. Gli attori si sono dimostrati molto abili ed eccellente è stata l’interpretazione del nonno.

Ecco i partecipanti: Stefano, Nicola Giorgio- Alfredo, Gaetano Recchia- Mariella, Rosanna Palazzo- Rosa, Domenica Romanazzi- Elisa, Maria Campanella- Teresa, Margherita Bianco- Giulietta, Anna Labate- Giuseppina, Pina Basile- Tommaso, Aurelio Laterza- Tetta, Tetta Giannotta- Peppino, Angelo Detomaso- Avvocato, Vincenzo Daresta- Lucia, Maria Turiaco- Caterina, Teresa Miccolis-Nicola, Nico Papanice.

La rassegna proseguirà con una serie di eventi teatrali tra cui l’esordio di una nuova compagnia teatrale turese, il 13 dicembre.

Locandina teatro itc

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