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L’Albero della LIS

L'Albero della LIS

Come una ciliegia che “una attira l’altra”, così Pietro Carenza dimostra di avere una grande capacità artistica e tanta creatività così dal primo quadro scultura, oggi ci mostra, in anteprima il suo “Albero del Silenzio”, l’Albero della Lis (Lingua Italiana dei Segni).

Con lui, e ci viene da dire, grazie a Pietro, tutti i nostri più attenti lettori hanno imparato a conoscere il mondo dei Sordi, perché come spesso Pietro ama sottolineare, “siamo Sordi!”, con una lingua, con dei segni, con gesti che noi per primi abbiamo provato e rappresentano un alfabeto che in ogni luogo del mondo permette di raccontare e parlare.

pietro carenza a Vittuone

Mese dopo mese Pietro Carenza si impegna e realizza quadri e sculture, ma i suoi sentimenti, oltre che visivamente, permette di leggerli, attraverso le sue poesie. Recente la sua partecipazione, e recita, a Porto Recanati ed oggi, il nostro concittadino si presenta con un’altra lirica.

“La Poesia – ci racconta – è stata scritta dopo aver fatto l’albero, ma l’Idea c’era già da prima”. Non è la prima volta che Pietro si cimenta in questa doppia veste, poeta ed artista scultore. Lo abbiamo già conosciuto con “Abbracci” ed oggi, si ripete. Infatti, prosegue – “questo mio nuovo modo di far poesie abbinato all’arte era nei miei sogni fin da piccolo”. Ci mostra così l’Albero della Lis, una scultura particolare sin dalla prima vista, “fatta con fili metallici ricoperti di cartapesta, dove su ogni ramo è stata inserita una lettera dell’alfabeto della LIS, ed la relativa mini scultura, riproducendo la stessa lettera, ad esempio sulla foglia con la lettera A, ho inserito la mini scultura della LIS che riproduce la A”. minuziosa e paritcolare, la scultura di Pietro racconta da sola il mondo della sordità e nella sua semplicità racchiude l’universo che tale mondo conserva.

“L’Albero della LIS ha un Significato molto ampio – quindi specifica Pietro – e i suoi frutti sono le lettere dell’alfabeto della LIS, ed unendo ogni lettera si formano delle parole o frasi”. Presto le parole di Pietro rimandano a quanto sta accadendo in questi giorni in varie città, dove “si protesta per avere il riconoscimento della lingua dei segni, anche se non tutti sono favorevoli; anzi – ci spiega in chiusura – molti sono contrari, addirittura tra noi sordi, come dire litighiamo tra fratelli sordi, quindi nella poesia ho fatto riferimento anche a questo”.

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