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Sànde Rònze cùrte… la sua storia, con gli occhi dei bambini

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Hanno voluto ridare luce ad un’antica tradizione turese, così nella giornata del 18 ottobre, baciati da un caldo sole autunnale, i bambini dell’Istituto Comprensivo “Resta – De Donato Giannini”, hanno ripercorso alcuni passi della statua di Sant’Oronzo. Bambini di V Primaria, con due classi del primo anno, si sono incontrati in piazza S. Orlandi e da qui, accompagnati dai rispettivi insegnanti e genitori, in fila e, come in processione, hanno percorso le vie del paese fino al “Cappellone” di Sant’Oronzo.

A colorare la “processione” di grembiuli azzurri, due raffigurazioni realizzate da due studenti della V E, Giovanni Simone e Fabrizio Castagna, che, per l’occasione e spontaneamente, hanno creato, con cartoni e fogli colorati, due immagini del nostro Santo, portate poi in spalla, fino al cimitero. Note di festa e di allegria ad ogni loro passo, che non ha mancato di far suscitare curiosità e sorrisi nei concittadini che, quasi increduli, si affacciavano dalle rispettive case per assistere alla festa del Sant’Oronzo d’ottobre, realizzato dai bambini. In silenzio, poi, hanno percorso il lungo viale alberato di cipressi che, anche loro silenziosi, hanno dato il “benvenuto” ai piccoli festanti. Dinanzi al “Cappellone”, i bambini sono stati accolti da Pasquale Del Re, nei panni di Nonno Pasquale cui, la maestra – e assessore alla Pubblica Istruzione – Giusy Caldararo, ha chiesto di raccontare ai bambini la storia di Sant’Oronzo.

Armati di curiosità e di memoria, tutti sono scesi nella Grotta del Santo, allestita per l’occasione dall’Associazione Bersaglieri “A. Pedrizzi” di Turi, e nel clima di familiarità, si sono susseguite le domande dei bambini delle prime classi. Dalla nascita di Sant’Oronzo, alle cause della sua morte; dalla scoperta della grotta, alla sua designazione a co-patrono di Turi, per terminare con le occasioni della sua celebrazione e festività. Tante le domande dei bambini, ai quali, Nonno Pasquale, ha risposto, nonostante “la memoria faccia ormai qualche scherzo, e non mi ricordo proprio bene bene!”. Divertiti tutti i bambini, che hanno mostrato grande interesse e partecipazione per questa finestra sulla storia cittadina, accompagnata dalla creazione e dalla mostra che nel frattempo era allestita in chiesa.

Le maioliche della pavimentazione della grotta, infatti, sono state oggetto di studio e lavoro dei bambini delle V classi, grazie alla preziosa collaborazione di Margherita Calefati, che ha aiutato i bambini anche alla riproposizione di queste meraviglie del nostro patrimonio artistico locale.

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