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Laera risponde al discorso del Sindaco

Sandro Laera

Tra i cittadini accorsi sabato in piazza Silvio Orlandi ad ascoltare il Sindaco c’era anche il consigliere di minoranza e capogruppo Sandro Laera. Secondo lui, dal discorso di Coppi sarebbero risultate delle inesattezze e fatti alcuni commenti che meritano una risposta. E così, punto per punto, ribatte su ciò che è stato affermato.

Ricorso al TAR. LA questione del ricorso al Tar è stato l’esordio del discorso del Sindaco. “Noi come lista SiAmoTuri non siamo stati parte ricorrente e questo mi preme dirlo” – precisa Laera –. Abbiamo accettato con molta umiltà il risultato elettorale”. Successivamente entra nel merito della questione delle firme e solleva una questione: “Mi verrebbe da dire che, leggendo le motivazioni  della sentenza, è troppo semplice dire che l’autenticatore può autenticare le firme anche mediante conoscenza diretta: non so quante persone lo stesso autenticatore, non essendo del posto, avrebbe potuto conoscere per conoscenza diretta. Ma questo è solo un mio commento, un giudizio personale sulla sentenza”.

Tasi. Il Sindaco sabato ha affermato che la Tasi non è stata portata al massimo, ma anche su questo punto Larea ha qualcosa da ridire: “Sappiamo benissimo che la Tasi è al massimo, manca solo lo 0,8 per mille che sarebbe stato possibile utilizzare solo ed esclusivamente per inserire delle detrazioni a cui avrebbero potuto beneficiare le famiglie economicamente”. Infine sottolinea che “purtroppo” non è stato previsto alcun tipo di detrazione per i nuclei famigliari in difficoltà. Parlando di Tasi, Coppi aveva affermato che la precedente Amministrazione era caduta perché non in grado di fare il bilancio: secondo il Capogruppo di opposizione questa sarebbe un’ “affermazione gravissima” e ne argomenta il perché: “Noi sappiamo benissimo che un commissario ha tutti gli interessi a sistemare un bilancio, attraverso l’imposizione o la tassazione, cosa che non ha fatto invece l’ex commissario Riflesso. Ciò significa che non ha ritenuto così grave la situazione del bilancio, tale da dover fare una manovra economica che prevedesse l’inserimento di nuove tasse o l’aggravio di tasse già in essere. Riguardo alla precedente Amministrazione, io non credo che siano stati incapaci, piuttosto penso che siano caduti su pareri discordanti nel modo in cui applicare quella tassa”.

Tari. Sulla Tari, a differenza del Sindaco, Laera sostiene che sia stato leso il principio della norma stessa, che chi più inquina, più paga, “perché hanno pensato bene di spalmare sia su famiglie che su imprese più o meno lo stesso livello di tassazione, euro più, euro meno”. Inoltre rivendica il fatto che le tariffe agevolate siano state previste solo per chi ha più di cinque figli: “Io non so quanti casi del genere ci potrebbero essere a Turi”.

Non si è parlato dell’IMU. “Non hanno parlato dell’IMU e dell’aumento dei valori venali sui suoli edificabili. Questo mi suona strano” – apre così un’altra questione –. “Qui la situazione è molto grave, tant’è che anche in consiglio comunale cercavano di farmi credere che quei valori fossero indicativi, se ne è tornato a discutere in una commissione, non autorizzando la mia proposta ad un tavolo tecnico, che sarebbe stata più opportuna”.

Contenzioso con la ditta Catucci. Anche in questo caso, secondo Laera, sarebbe stata detta un’inesattezza. Il problema dell’adeguamento dei contratti di fornitura dei servizi, come ci spiega lo stesso, sarebbe iniziato nel 2004 con l’Amministrazione De Grisantis, “di sinistra” – sottolinea – “un fardello che ci siamo dovuti portare dietro per dieci anni. Dobbiamo essere obiettivi ed avere la corresponsabilità dei vari colori politici”.

Bisogna denunciare ciò che non va. Sul palco Coppi ha parlato di una “macchina amministrativa carente”. Su quest’argomento Laera sottolinea la necessità di agire: “Bisogna iniziare a prendere decisioni serie. Bisogna avere la forza e il coraggio di iniziare a denunciare tutte quelle situazioni che non producono effetti positivi”. Racconta qualche episodio da cui fa emergere la mancanza di produttività o di sensibilità di qualche impiegato: “Spero che siano a conoscenza del Sindaco certe situazioni che si verificano”. Bisogna stimolare il personale a fare di più: “Si stabilisce un indice di produzione a fronte del quale vengono erogate delle indennità, che devono essere premianti e non concesse solo perché sono diventate negli anni un’abitudine. Devono essere subordinate a un obiettivo, al concetto di premialità”. Sandro Laera insiste sul fatto che vada denunciato tutto ciò che non va: “In consiglio comunale è stato sottolineato dall’Assessore al bilancio che nell’ufficio tributi pare che non siano più in possesso di dati da una determinata data. E questa è una cosa gravissima. Io non capisco cosa aspettino a denunciare tutto alla Corte dei Conti. Hanno parlato di voci di bilancio drogate e non si denuncia, hanno parlato di oneri di urbanizzazione e non si fa una lotta all’evasione, hanno parlato di impiegati che non lavorano e non si fa nulla: io penso che bisogna assumersi quella responsabilità a prescindere dal guadagnare o perdere consenso elettorale. Non nascondo che sto studiando lo Statuto, ho verificato proprio oggi che potrebbe essere rivista l’apertura di una Commissione d’Inchiesta, devo scendere nel dettaglio, qualora non ci fosse questa possibilità, farò passare tutto dalla Commissione di Controllo”.  

Indennità del Sindaco. Anche sull’indennità del Sindaco non si lascia sfuggire l’occasione per fare alcune precisazioni, facendo sempre riferimento a quanto affermato in piazza da Coppi :”Un bel discorso, però dimentica che quando la sinistra è stata all’opposizione, nella scorsa amministrazione, ha gridato sulla riduzione del 25% delle indennità, sosteneva che fosse misera, che sarebbe stato bello portarla al 50%. Oggi lui ci risponde che diminuirsi l’indennità è pura demagogia. Io penso che la riduzione dell’indennità diventi pura demagogia quando la si deve fare sulla propria pelle. Si è giustificato dicendo che è un sindaco h24, ma allora mi deve spiegare perché un sindaco h24 quando viene interrogato non sa nulla e dobbiamo chiedere agli assessori. H24 non deve significare essere fisicamente in comune, ma deve significare lavorare ed essere partecipe a tutte le attività svolte dagli assessori. Io mi auguro che lui non firmi alla cieca i provvedimenti redatti dai suoi assessori, ma spero che ci sia un indirizzo politico da parte sua, che non ho notato negli ultimi provvedimenti, molto importanti, che mi sono sembrati dettati esclusivamente dai dirigenti dei settori e del segretario generale, quasi sotto dettatura. Di un sindaco h24 che non dà un indirizzo politico e non conosce alcune questioni, francamente non ne abbiamo bisogno”. 

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