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Politica

Esito prevedibile. Colpa del voto ponderato

Consiglio Comunale Turi

(ft di repertorio)

La Provincia cambia bandiera politica e nella sempre più vicina Città Metropolitana vestirà i colori del centrosinistra. Un risultato, quello delle elezioni al Consiglio Metropolitano, facilmente prevedibile, vista la modalità di voto e il forte peso avuto in merito dalla città di Bari. Cosa ne pensano i consiglieri di opposizione di Turi? Nessuno stupore, quasi come un libro già scritto e letto più volte.

“È vero che il PD ha primeggiato in queste votazioni dell’Area Metropolitana – commenta Sandro Laera – , in realtà non c’è stato nessun exploit. Diciamo che il divario è stato molto sottile. Volendo valutare ed analizzare, sarebbero bastati i voti di due consiglieri comunali di Bari per poter ribaltare la situazione, quindi non è un risultato eclatante, anzi inizia a mostrare i segni di debolezza della sinistra, almeno per quanto ci riguarda”.

Fabio Topputi parla di vittoria scontata: “Il fatto che il voto dei consiglieri comunali di Bari avesse un forte peso, diciamo che ha avvantaggiato il centrosinistra, essendoci una maggioranza di questo colore politico al Comune”.

“Si sapeva più o meno come dovessero andare le cose – ci confida Rocco Birardi –, si vociferava da qualche tempo che dovessero andare undici consiglieri al centrosinistra e sette al centrodestra, per il fatto che il sindaco di Bari diventa automaticamente presidente della Città Metropolitana. Dal punto di vista numerico poi, non si tratta di un’elezione diretta, è un voto che avviene per il tramite di gente che è stata già eletta. Mentre i nostri voti, in quanto consiglieri di Turi, valevano, se non sbaglio, 73, quelli dei consiglieri baresi valevano dieci volte di più. Tutto è in proporzione sulla base della popolazione che ha espresso quel determinato consigliere, per questo si chiama voto ponderato. Il risultato elettorale era per questo prevedibile. È il Consiglio Comunale di Bari che ha deciso tutto”.

Mariangela Volpicella invece non condivide il sistema del voto ponderato: “Credo che l’esito fosse prevedibile, anche rispetto al numero delle persone che sarebbero scattate per quanto riguarda la mia area politica. L’unica cosa che non ho condiviso è stato il discorso del voto ponderato, perché in questo si è data poca rappresentanza ai paesi della Provincia: oggettivamente il voto di un consigliere di Turi valeva dieci volte meno il voto di un consigliere del comune di Bari. Per questo, molti degli eletti sono consiglieri di Bari città. Non ho condiviso a monte il metodo, avrei preferito che ogni singolo voto avesse lo stesso peso sia per la Città che per la Provincia, in modo tale da poter garantire maggiore rappresentanza nell’Area Metropolitana. Questo è il motivo per cui non mi sono candidata: c’era troppa sproporzione tra i voti, quindi la probabilità di vincere era quasi nulla, tant’è che non ce l’hanno fatta nemmeno i sindaci che avevano magari tutta la maggioranza che li sosteneva. Essendo oggettivamente difficile, ho rifiutato la mia candidatura proprio perché non ritenevo opportuno cimentarmi in questa avventura elettorale già sapendo di queste difficoltà e già prevedendo quella che poi è stata la realtà”.

Paolo Tundo si ritiene invece soddisfatto dell’esito del voto: “Francamente sono felice di come sia andata, indipendentemente da destra e sinistra. Auguro a tutti coloro che hanno avuto questa grande responsabilità di lavorare al meglio per i nostri territori e spero che lo facciano in maniera trasparente ed equa, senza favoritismi,  cercando di attingere a più risorse possibili provenienti dall’Europa. La vedo in maniera positiva, conoscendo gli eletti sia di destra che di sinistra”.

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