Ce la stiamo mettendo tutta
Sono circa le 18.15 quando la musica in piazza Silvio Orlandi viene interrotta e il sindaco Menino Coppi, accompagnato dal vicesindaco Lavinia Orlando e dal capogruppo di maggioranza Leo Spada, sale su un palchetto montato per l’occasione, pronto a dare un resoconto dell’operato di questi primi quattro mesi della sua giovane Amministrazione. Breve e conciso, a volte critico e pungente, il Sindaco si toglie anche qualche “sassolino dalla scarpa”, in merito a vicende che hanno visto la sua maggioranza alla ribalta della cronaca locale.
Le due sentenze del Tar. Ed è proprio da due sentenze del Tar, riguardanti i ricorsi presentati da Tateo ed Elefante, che Menino Coppi inizia a parlare alla cittadinanza: “Questo è un sabato sera particolare, perché due giorni fa due sentenze del TAR hanno spazzato il campo da illazioni che per tutta la campagna elettorale e in questi quattro mesi i nostri avversari hanno messo in campo”. Ed in un breve sfogo colmo della soddisfazione di chi assapora la vittoria, il Sindaco rivendica con orgoglio la sua carica a tutti gli effetti: “Oltre all’investitura popolare abbiamo anche la legittimazione del TAR, quindi io, da questa sera mi sento figlio legittimo”. Non vengono dimenticati gli avversati politici, i quali non riuscendo ad “ingoiare la sconfitta”, avrebbero “messo in piedi delle illazioni, tentato la spallata, cercato di capovolgere il risultato elettorale”. Infine conclude: “Il Comune di Turi non è stato costituito come parte civile per non far spendere i soldi, abbiamo pagato di tasca nostra gli avvocati che ci hanno difeso. Questo è un segnale di come noi vediamo la cosa pubblica. Ora siamo più che soddisfatti di questa situazione. Noi ci sentiamo assolutamente legittimati e per questo siamo molto felici”.
Questione Lenato. Dure sono le parole nei confronti degli avversari politici anche quando accenna alla “questione Vito Lenato”: “Hanno cominciato con un attacco straordinario e bestiale contro un nostro assessore che con dignità e per grande dignità personale si è dimesso da assessore e da consigliere, pur non avendo a suo carico assolutamente nulla. Io lo ringrazio ancora per l’atteggiamento che ha avuto, perché ha voluto sgombrare il campo e non offrire il fianco a persone che evidentemente non hanno la capacità di confrontarsi politicamente. Hanno solo veleno e conflitto. Hanno solo una capacità distruttiva. Io credo che le battaglie vadano fatte, si vincono e si perdono, ma alla fine bisogna prendere atto del risultato ed andare avanti”.
La macchina amministrativa carente. Il Sindaco passa poi a parlare della “difficile situazione economica” in cui è stato trovato il Comune, del bilancio fatto dal Commissario “ridotto all’osso”, nonché di “un’organizzazione della macchina amministrativa assolutamente carente”. Racconta che da anni manca per i corridoi comunali un responsabile del settore economico finanziario, spiega come l’ufficio tecnico sia composto solo da un ingegnere e un impiegato, lamenta una “struttura inadeguata per poter amministrare al meglio”. “Siamo in una situazione di inefficienza anche per mancanza di figure apicali” – afferma, ma poi aggiunge – “per giustizia bisogna dire che ci sono delle persone che lavorano tantissimo e benissimo, dobbiamo distinguere, ci sono alcuni che lavorano e altri che non lavorano, alcuni che sono capaci, altri no. La cosa essenziale è che noi interverremo per motivare, per tirare su le risorse, ma è assolutamente necessario rinforzare alcuni settori”. Non manca anche qui un rimprovero agli avversari che lo hanno preceduto: “E voi che cosa stavate facendo? Quali erano le vostre priorità? Perché non è stato fatto prima il bando di mobilità per il funzionario di ragioneria?” – domanda a gran voce.
Quanto è stato fatto nei primi mesi dell’Amministrazione Coppi. Le parole del Sindaco passano poi a riassumere quanto è stato fatto dalla giovane Amministrazione nei suoi primi mesi di vita: l’approvazione del regolamento sulle attività del centro storico, che favorisce gli esercizi commerciali presenti in quest’area con agevolazioni fiscali e che era stato proposto dalla precedente Amministrazione, ma voluto anche dalla nuova, con l’obiettivo di rivalutare il centro storico. Neanche in questo caso il Sindaco perde l’occasione per ammonire: “Se una cosa è buona, anche se fatta dalla precedente Amministrazione, noi la votiamo. Noi non siamo preconcetti, noi non siamo ideologici, noi siamo pragmatici, cari avversari, non siamo come voi che per ben due volte avete cestinato dei piani regolatori solo perché erano stati fatti dalle amministrazioni precedenti. Questa è la verità, questa è la differenza. È il bene di Turi che viene prima di tutto, non il bene della bandiera che portate”. Vengono ricordati lavori di “decoro urbano” messi a punto dalla sua maggioranza, riguardanti ad esempio la Villa, la fontana, piazza Venusio e l’isola pedonale.
La Tasi. Il discorso si fa effervescente quando Coppi passa a parlare di tasse: “Non è vero che la Tasi è stata messa al massimo, perché il massimo è il 3,3 per mille, non il 2,5” – precisa in maniera ferma, spiegando cosa sia questa imposta e perché vada pagata. E neppure in questo caso manca la frecciatina a chi era al suo posto un anno fa: “La situazione del nostro bilancio è particolare. Qui dovrebbero esserci quelli di prima. Loro l’anno scorso non sono stati capaci di fare il bilancio perché avevano difficoltà e non hanno avuto la responsabilità di prendere una decisione. Noi la responsabilità ce la prendiamo anche quando purtroppo ci sono delle decisioni che non sono proprio popolari, perché noi la faccia ce la mettiamo. Questa è la differenza”. Infine il sindaco rassicura che si lavorerà per ridurre queste aliquote, così come la spesa pubblica e gli sprechi.
Oneri di urbanizzazione. Una piccola parentesi viene aperta anche sugli oneri di urbanizzazione e il Sindaco chiarisce le idee su cosa sia accaduto: “Avendo costruito così tanto – spiega – ci sono state naturalmente delle entrate, il cui 50%, per legge, è stato possibile metterlo sul bilancio corrente. Se si mette la metà nel bilancio, poi non si hanno i soldi per fare urbanizzazione, quindi le strade, la fogna”. Coppi conclude affermando che questo modus operandi va eliminato: “Noi dobbiamo cambiare questo sistema, non è più possibile andare avanti così”.
Tari. Altro importante tema affrontato riguarda la tassa sui rifiuti: “Noi non crediamo che ci sarà una grande incidenza, soprattutto sulle famiglie; probabilmente questa sarà maggiore per le attività che producono più immondizia, secondo il principio su cui si basa questa legge che chi produce più rifiuti paga”. In pratica una famiglia composta da due persone pagherà meno di una costituita da tre; per nuclei famigliari di almeno cinque membri sono state previste delle riduzioni. In questa sede, il Sindaco accenna al contenzioso con la ditta Catucci a cui per dieci anni non è stato pagato l’adeguamento dei prezzi: si è giunti ad una soluzione che prevede il pagamento da parte del Comune alla ditta di 530 mila euro, dilazionati in più tranches. “Era un aggiornamento prezzi assolutamente dovuto che le varie amministrazioni precedenti non avevano fatto. Bisogna lavorare per risanare il bilancio e avere basi solide per poter andare avanti”.
Indennità del sindaco. “La propaganda avversaria fa questo sillogismo: avete aumentato le tasse e il Sindaco si prende chissà quanto” – inizia così Coppi, ricordando subito dopo che durante la campagna elettorale, lui stesso aveva ribadito più volte che se fosse stato eletto sindaco avrebbe lasciato il suo lavoro per fare il sindaco a tempo pieno. “Su questa base voi cittadini mi avete votato e ci avete votato”. Non senza riferimenti velati, prosegue: “Non è possibile amministrare un paese facendo due lavori o più. L’indennità al netto del sindaco è di 1700 euro circa al mese, ben al di sotto di ciò che guadagnavo con il mio lavoro. Ma io sono contento così perché il più grande onore che ho è fare il sindaco di questo paese”. A questo punto un forte applauso si leva tra la folla. “ Ai miei avversari dico: Ma qualche altro argomento? Non avete proprio di che parlare? Discutiamo dei problemi seri di Turi. Per favore uscite dal populismo becero”.
Cosa è previsto nei prossimi giorni. Il discorso del sindaco si avvia alla conclusione con un elenco di lavori che stanno avendo luogo o che vedranno la luce nei prossimi giorni, non tutti merito o “demerito” di questa Amministrazione: i lavori al municipio per l’efficientamento energetico, al cinema Zaccheo, sono stati conclusi i lavori all’ex ospedale dove è stato realizzato un giardino (in cui, aggiunge il Sindaco, manca l’illuminazione). Nei prossimi mesi si aprirà il centro diurno per ragazzi, poi il centro diurno per disabili. È già pronto il progetto per il cimitero, riguardante la parte che sta crollando, che nei prossimi giorni passerà in Giunta. È prevista a breve la ripavimentazione del centro storico e verranno asfaltate alcune strade del centro abitato che non lo sono ancora. Grazie alla collaborazione della Provincia, via Noci si allargherà fino ai Pozzi di Don Ciccio. Sulla circonvallazione tra via Castellana e via Conversano si stanno valutando soluzioni alternative con la Regione, poiché il tracciato precedente non era stato ritenuto adeguato.
Il saluto del Sindaco. Giunto al termine del suo discorso, il Sindaco saluta tutti i cittadini con la promessa di tornare regolarmente in piazza ad informare i turesi sulle attività della sua maggioranza: “Torneremo nei prossimi mesi per dirvi cosa stiamo facendo. Ce la stiamo mettendo tutta”.