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L’urlo della “stupida” gallina

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A fine carriera, gettate nei cassonetti. Intervento della Lega Nazionale per la Difesa del Cane

Può una gallina urlare? Forse no, ma quella trovata in un cassonetto dell’immondizia di Turi, in provincia di Bari, gridava lo stesso, senza voce. Una povera gallina ovaiola di fine carriera, con il becco tagliato per non ferirsi con le consimili o mangiare le uova. Poi la cresta rossa, che rossa, senza avere mai visto il sole, non poteva essere.

Chiusa, con una compagna trovata ormai morta, in un cassonetto. Pezza da gettare, perchè usata.

Ed invece quella gallina pativa tutta la sua sofferenza. Gettata nel sacchetto, come immondizia, non si era forse rassegnata alla fine di una vita passata in gabbie minuscole e sovraffollate. Quando i volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Turi, si sono accorti di quel sacchetto nel corso del quotidiano sopralluogo per i randagi, non credevano ai propri occhi.

“Quanto vale una vita? – Si è chiesto Gaetano Pirulli, responsabile della Lega Difesa del Cane di Turi – Queste galline hanno vissuto l’inferno. Il becco tagliato per evitare che mangino le uova, accatastate in piccole gabbie, le zampe consumate dal ferro della gabbia“.

Appena aperto il sacco, quella la “stupida” gallina, così aggettivata da chi crede solo nella propria superiorità, è rimasta in silenzio, con gli occhi semichiusi e quel mezzo sguardo perso nel vuoto. Il mezzo becco (l’altra metà gli era stato spezzato da piccola) era aperto; il collo pian piano si è allungato verso la vita che si riapriva nello squarcio del sacco. Dall’altra parte c’erano dei ragazzi increduli, che ora stanno facendo di tutto per poterla salvare.

Chissà cosa deve avere pensato la “stupida” gallina. Torturata e salvata pur sempre da esseri umani, sebbene molto diversi da loro.

Su di lei sono puntate le attenzioni dei volontari della Lega Difesa del Cane di Turi. “Vogliamo regalarle un bel giardino dove vivere in pace – riferisce a GeaPress Gaetano Pirulli – Prima, però, dobbiamo riuscire a salvarla e questo, purtroppo, non è affatto certo“.

La Gallina, con lo sguardo che esprime dignità, è ora ricoverata presso l’ambulatorio Amici a 4 zampe di Acquaviva delle Fonti.

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