Tundo contro la politica regionale sulla sanità
Ancora una volta il consigliere Paolo Tundo decide di alzare la voce ed ancora una volta decide di farlo tra le righe de La voce del Paese.
Primo punto di discussione è il valore venale, per cui proprio giovedì scorso la Seconda Commissione consiliare si è riunita per definire questa situazione alla presenza di maggioranza, opposizione e dei tecnici. “Sono aggiornamenti che reputo giusto che siano fatti perché necessarici spiega Tundo qualche giorno prima dell’incontro, un conto è pagare il valore catastale attuale, un conto è aumentare il valore nelle zone b, c con valori tre o quattro volte superiori. Dopo la delusione sulla mancata esenzione al pagamento delle tasse di coloro che hanno un reddito sotto i 15 mila euro come ha fat-to Bari, spero che lascino invariato il valore venale soprattutto considerando la crisi del mercato immo-biliare, che è decisamente fermo. Spero che questo incontro monotematico tra maggioranza e opposizione sia propositivo e accolga la mia proposta. Spero che vada nel senso giusto”.
Tundo passa poi a parlare di un argomento a lui caro, la sanità, in particolare della chiusura di vari reparti dell’ospedale di Putignano e del suo ridimensionamento: “Il riordino sanitario riguardante l’Ospedale di Putignano ha portato a fare un Consiglio Comunale a Putignano, concordato con altri sette comuni. I sette Sindaci, tra cui quello di Turi, hanno dimostrato sensibilità: l’ospedale di Putignano è un’area centralizzata che copre una fascia di 250 mila abitanti che va salvaguardato come utenza per lo stato di salute. Il 2 ottobre è stato approvato questo ordine del giorno. La nostra struttura deve essere ampliata. Il consiglio comunale vuole migliorare non ridimensionare. È stata dimostrata celerità e sensibilità su un tema del genere. Noi ci stiamo facendo sentire come territorio alla Regione per dire che non condividiamo la loro politica. Vogliamo che i servizi siano migliorativi per la salvaguardia dello stato di salute. Ho chiesto al Sindaco di Putignano che questo venga fatto subito”. La stessa operatività e sensibilità, il Consigliere la chiede anche per Turi: “Non è colpa dell’amministrazione comunale se un distretto viene chiuso così come non è colpa del Comune se viene chiuso un ospedale, perché è la Regione Puglia che decide, però chiedo a Menino Coppi, che non ha responsabilità, di farci sentire pure noi, come ha fatto Putignano, con un ordine del giorno approvato in consiglio comunale, per dire che il distretto di Turi deve essere ampliato, migliorato l’ufficio CUP, così come le visite specialistiche. Chiedo questo a fronte dell’incapacità organizzativa a livello regionale, dove si fa un riordino sanitario ogni sei mesi: non hanno le idee chiare e c’è molta incompetenza. Per questo, per quanto riguarda il distretto di Turi, chiedo di farci sentire”.
Altro punto trattato è la questione del bilancio: “Ci hanno dato copia del bilancio e vedo che per quanto riguarda il bilancio, stanno portando avanti opere dell’Amministrazione Gigantelli. Ci hanno tartassato di tante tasse, ma ancora non si capisce il loro programma politico e come intendono attuarlo, se aumentando ogni anno le tasse ai cittadini: in tal caso si tratte- rebbe di una politica bassa e di scarsa considerazione, perché ad aumentare le tasse siamo bravi tuttiquanti. Quando intendono approvare il loro programma? Fino ad ora ho visto solo una politica di tasse e un recupero di lavori delle vecchie amministrazioni, da Gigantelli a Resta. Quando andremo a discutere in consiglio comunale sul bilancio, chiederò cosa stanno facendo per l’attuazione del loro programma, come intendono sviluppare i miglioramenti con i soldi che entreranno dall’aumento delle tasse. Su cosa vorranno investire? Quali saranno per loro le priorità di crescita e sviluppo del nostro paese?”. L’ultima domanda riguarda l’imminente sentenza dei ricorsi presentati da Biagio Elefante e Antonio Tateo: “Anche se c’è stata da parte dell’Amministrazione molta superficialità nel non rispettare le norme per la presentazione della lista, comunque spero che non si vada a nuove elezione anticipate, perché sarebbe spreco di denaro pubblico e alla fine non risolverem- mo certamente i problemi della gente. Credo che una politica di stabilità vada assicurata e vada visto come questa amministrazione intenda muoversi”.