Chi inquina, paga?
Altra protagonista indiscussa dell’ultimo consiglio comunale è la TARI, la tassa sui rifiuti, introdotta al terzo punto all’ordine del giorno. L’assessore al Bilancio Giuseppe Tardi parla di una parte fissa e di una parte variabile, quest’ultima determinata dalle quantità di rifiuti prodotte dalle utenze domestiche e non. La determinazione del costo avviene – come riferisce l’assessore al bilancio – tramite presentazione da parte del gestore del servizio del piano finanziario, il quale deve contenere tutti gli elementi necessari per poter essere poi presentato in consiglio comunale. L’ammontare che ricadrebbe sulle famiglie sarebbe di circa il 68%, quello sulle utenze non domestiche di circa il 23%: dato rilevato direttamente dal sito della Regione Puglia – ci tiene a sottolineare Tardi. Fin qui tutto tranquillo: a rendere l’aria concitata è però la questione dei benefici previsti, con cui – afferma l’assessore – si è cercato di tutelare quelle categorie che sarebbero state svantaggiate a causa dei nuovi accorpamenti fatti a livello centrale, dall’alto, e cita degli esempi: le banche pagheranno il massimo di legge previsto per la loro categoria, mentre attività come bar o fruttivendoli potrebbero beneficiare di una riduzione del 50%. Più volte Tardi ribadisce che questa sia l’unica soluzione: “Più di questo non si può fare”, oppure “è stato fatto il massimo possibile”. Questo modus operandi tuttavia non convince l’opposizione. Interviene Laera, il quale ritiene che la tassa sui rifiuti sia stata “spalmata” quasi equamente su tutti, utenze domestiche e non, e non sarebbe proprio in linea con quanto dice il legislatore, chi inquina, paga: “Vi siete calmati un po’ troppo su categorie che inquinano di più, si può ridurre anche a di meno, non per forza al 50%”. Altro punto di dibattito è la riduzione per gli studi professionali all’interno delle abitazioni, i quali gioverebbero lo stesso di questa sorta di sconto. Tardi viene messo un po’ alle strette, secondo Laera la situazione è inconcepibile: “Non è detto che, perché qualcuno ha sbagliato, dobbiamo continuare a sbagliare e a premiare coloro che non ne hanno diritto”. Il dibattito va avanti, alternato a lunghi momenti di silenzio da parte della maggioranza: finalmente si giunge alla formulazione di una postilla con cui verranno acquisite d’ufficio le dichiarazioni di esenzione assunte sotto la vigenza del vecchio regolamento Tarsu. Sullo stesso argomento, vengono letti gli emendamenti presentati dal consigliere di maggioranza Vito Notarnicola e da Birardi e Topputi e l’orientamento assunto dalla Giunta in merito: viene stabilito che per le utenze domestiche fuori dal perimetro individuato dal comune, ai fini della raccolta dei rifiuti, la tariffa sarà ridotta del 70%, mentre per le utenze non domestiche del 60%.