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Politica

Tardi al Bilancio? Un peccato “venale”

Tricase in comune

È il turno dell’IMU, primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì. L’assessore al bilancio Tardi legge la delibera, descrivendo nulla di nuovo. Infatti, per quando riguarda la tassazione IMU, non ci sono modifiche rispetto a quanto attuato negli anni precedenti. A cambiare sembrano essere i parametri riguardanti i valori venali ed è su questo punto che si crea dibattito: Laera alza la mano e chiede la parola, si dice sconcertato dalla delibera e chiede di comprendere perché sia stato indicato un valore indicativo sul livello venale: “Può essere un valore venale, un valore indicativo?”. Oltre a Tardi, interviene anche il consigliere di maggioranza Arianna Gasparro, che tenta di spiegare come sia possibile quanto contestato dal capogruppo di opposizione. La discussione tuttavia procede senza chiarimenti, in una spirale di botta e risposta che sembra non terminare mai, finché il segretario Mancini non prende la parola, deciso a mettere fine ai dubbi e alle perplessità. Spiega che quanto si va ad approvare non è frutto di una scelta politica, ma risale alle leggi nazionali del 1992; inoltre, il contribuente potrebbe rivedere la valutazione con un proprio perito: il significato indicativo rappresenta un limite per il comune che non può dare un valore assoluto. Laera finalmente pare abbia compreso, ma non dissipa i suoi dubbi e le sue perplessità, anzi manifesta le sue preoccupazioni sulla valanga di ricorsi che potrebbero arrivare. Naturalmente nemmeno Tundo si lascia sfuggire l’occasione per intervenire: “La cosa che mi spaventa e sbigottisce – afferma – è l’aumento dei valori catastali rispetto all’anno scorso”. Tundo può avere anche ragione, ma la legge è legge – conclude tra le righe il segretario.

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