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Cultura

Un volume da Museo dello Sport

Giovanni Forte presenta il suo libro

Una serata densa di emozioni, ricca di storia, di passione e di tanta meticolosità, quella realizzata presso il Teo Club di Capurso da Giovanni Forte. Occasione, la presentazione di un volume che viene dal cuore: “Hockey. Passione senza fine”, un resoconto di circa sessant’anni di amore nei confronti di uno sport “ormai perduto nella nostra Puglia”.

Sabato 13 Settembre, ha così preso vita una parentesi storica che abbraccia il personale passando fino al nazionale, con immagini, articoli, resoconti di una vita che non va dimenticata. La serata, organizzata dall’associazione Auser Turi e Teo Club, le due società presso le quali rispettivamente l’autore in questo momento è impegnato con il volontariato e l’attività di ballo di coppia, ha visto la partecipazione di numerosi colleghi che hanno praticato l’Hockey, amici che frequentano la stessa scuola di ballo e il direttivo dell’ “Auser insieme Turi sezione Dario Danese”, oltre che parenti e dirigenti sportivi del pattinaggio.

La copertina

Tanti i pensieri, tante le emozioni, sfogliando il libro di ricordi di Giovanni che tra un nodo alla gola e un sorriso, ha ringraziato quanti hanno camminato con lui lungo questo percorso durato 60 anni. Un pensiero a chi non è “più tra noi”, ma anche a chi ha incoraggiato il suo lavoro e il suo desiderio di “lasciare ai suoi figli e soprattutto ai suoi nipoti un ricordo di chi fosse il loro nonno”. Un’eredità preziosa, immagini che li accompagneranno nella crescita, scatti che passeranno da una generazione all’altra, senza modificarsi e soprattutto senza perdere quel batticuore derivato dalla passione per uno sport e per uno stile di vita.

Tanti i momenti di commozione, durante l’intera serata, che hanno sciolto i cuori di chi ha vissuto indirettamente i trascorsi dell’hockeista Forte che ha infine regalato la visione delle nazionali senior e under 17 con il sottofondo dell’inno di Mameli. “Entrambe le squadre – ci ha poi spiegato Giovanni Forte –  recentemente hanno vinto il titolo Europeo in Spagna e in Francia, titoli che per la nazionale maggiore mancavano da 40 anni; mentre per l’under è stato il primo in assoluto”.

Così il lavoro che Forte avviò sin da ragazzo “quando iniziai a raccogliere le figurine degli atleti di questo sport” si è trasformato prima in passione “quando dopo sei anni di calcio, intrapresi l’hockey” e poi, in uno schedario di memoria storica che ha poi reso un libro. “Per lungo tempo ho pensato e valutato l’idea di farne un volume – racconta l’autore – e finalmente eccolo qui”. Ma come ci spiega, è un’opera aperta: “questo è il primo passo”. “Adesso compagni di squadra e appassionati – come è stato ripetuto in conferenza – potranno ampliare questo volume con i propri ricordi, con fotografie o racconti” – affinchè questa “Passione” non abbia mai fine. A dare lode al lavoro del socio Auser, anche l’invito a porgere il volume nel Museo dello Sport presso il Coni.

Ma qual è il suo ricordo più bello? “Risale a quando frequentavo la V elementare” – ci confida Giovanni Forte. “In quell’occasione mio padre mi stimolò ad impegnarmi e fare sempre meglio, promettendomi i miei primi pattini a rotelle se fossi riuscito ad ottenere una borsa di studio. E mantenne la sua promessa!”. Diversi i ricordi che affiorano alla mente dell’autore quando gli chiediamo il ricordo meno gradito, ma forte il suo impegno a sottolineare come ogni esperienza lo ha poi arricchito e formato, dandogli suggerimenti su quello che è oggi il suo presente. Oggi, come anche le foto e gli articoli raccolti nel volume dimostrano, Forte è istruttore di pattinaggio a rotelle nella nostra cittadina, dove già da tre anni impartisce nelle stagioni di primavera ed estate, lezioni ai ragazzi dai 4 agli 11 anni. Una passione che trasmette ai suoi stessi allievi, come raccontano i numeri delle iscrizioni che aumentano di anno in anno. E oggi, cosa dice a chi si appassiona a questo sport e vorrebbe intraprenderlo? “Divertitevi, imparate e decidete!”.

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