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Politica

Una scelta dolorosa

Sindaco Coppi Menino

Il Sindaco non accetta che la sua Amministrazione passi per carnefice. Botta e risposta con la Volpicella. Il Sindaco risponde a Mariangela Volpicella, la quale aveva invitato gli amministratori a mettersi una mano sulla coscienza in merito all’aumento dell’aliquota Tasi, e all’opposizione in generale: “La questione della mano sulla coscienza è una cosa che non accetto. Le tasse non le vuole mettere nessuno. Siamo tutti coscienziosi. Ovviamente si può sbagliare, ma certamente non siamo in malafede. Però non si può dire che siamo di fronte a dei Dracula che non fanno altro che succhiare il sangue dei poveri cittadini. Noi siamo qui al posto vostro perché voi non siete stati in grado di fare un bilancio. Siete andati a casa per questo motivo, per una difficoltà di bilancio seria che c’era e continua ad esserci. Quindi noi ci prendiamo la responsabilità, purtroppo. Io la mano sulla coscienza me la metto ogni giorno, ma sono nella posizione in cui devo avere responsabilità di prendere quest’amara decisione, perché, come ha detto l’assessore Tardi, in questi anni i nostri bilanci sono stati “drogati” dagli oneri di urbanizzazione, negli ultimi anni sono state scritte delle cifre che non si sono poi più ritrovate nel consuntivo. Allora noi dobbiamo fare pulizia di questo, perché il bilancio deve essere vero quanto più possibile. Questo è ciò che noi stiamo facendo dolorosamente per la situazione che c’era e quella che potenzialmente può esserci. Credo che un giudizio vada dato complessivamente quando approveremo il bilancio”. Il sindaco non accetta che la sua maggioranza venga definita senza cuore. Inoltre Turi non ha altre entrate ad esempio dalle attività produttive, come è per Casamassima grazie all’Auchan e a Bari Centro. Quindi è inevitabile una tassazione di questo tipo. “Noi ci stiamo prendendo la responsabilità. Mi pare che qualcuno un anno e mezzo fa questa responsabilità non se l’è presa”. La Volpicella non accetta queste affermazioni e risponde animatamente: “Siamo andati a casa perché c’era il delegato al bilancio che aveva previsto un bilancio al massimo delle tassazioni, c’era un’altra parte dell’amministrazione che si è messa la mano sulla coscienza e che non voleva che i cittadini il 30 di novembre, in un solo mese, avrebbero dovuto pagare tutto quanto”.  Il Sindaco insiste “non siete stati d’accordo sul bilancio”. “Non siamo stati d’accordo sulla tassa dell’immondizia – replica il consigliere.  –Stiamo strumentalizzando un dato di fatto. Noi siamo andati a casa perché non volevamo pesare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, non perché non ci trovavamo sul bilancio. Noi ci siamo rifiutati di aumentare le tasse, ecco perché siamo andati a casa” . Per il sindaco, le parole della sua interlocutrice sono “demagogia pura”. Non manca di crea scompiglio anche la definizione del bilancio “drogato”. Il sindaco conclude ribadendo la necessità di risanare il bilancio: “Questo è ciò che si stanno cercando di fare con tanta umiltà e tanto dolore”.

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