Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Politica

Presto 54 nuovi piccoli turesi “onorari”

Menino Coppi e Lavinia Orlando

Il punto n. 5 all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 28 riportava il titolo “Modifiche ed integrazioni al regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria e delle civiche benemerenze”, approvato nel 2007. Ha introdotto il vicesindaco Lavinia Orlando. Nell’ambito di queste norme si è voluto apportare una variazioni all’art. 2: alle motivazioni previste per il conferimento di questa onorificenza è stato aggiunto una una quinta lettera, la “e”, ossia la concessione del titolo a tutti i minori (da zero a 18 anni) che siano di origine straniera e residenti a Turi. Si tratterebbe di bambini nati in Italia, che risiedono in paese, ne frequentano le scuole, e che molto probabilmente resteranno a Turi e contribuiranno allo sviluppo della nostra cittadina. Per ragioni legate alla legislazione nazionale, queste persone non possono avere la cittadinanza italiana: esisterebbe infatti una legge del 1992, secondo la quale un soggetto nato in Italia da genitori stranieri e che vive ininterrottamente in Italia fino al compimento dei 18 anni viene ritenuto straniero. Può diventare cittadino italiano se ne fa espressamente richiesta entro l’anno successivo al diciottesimo anno di età. Il Vicesindaco spiega che questo vuole essere un atto simbolico nei confronti dei 54 ragazzi presenti a Turi e che versano in questo tipo di situazione. Poco meno di un anno fa, poi, molte associazioni turesi, con a capofila l’Associazione Umanità Solidale Glocal, avevano manifestato la stessa volontà. Si richiede inoltre modifica dell’art. 4 sulle modalità di conferimento. Normalmente sono previste tre fasi: la richiesta da parte dei soggetti interessati, corredata da una serie di motivazioni, il passaggio in Giunta comunale, che deve verificare la corrispondenza delle motivazioni presentate con quelle che sono le ragioni previste dal regolamento, e, infine, la discussione in Consiglio comunale. La variazione prevede l’eliminazione del primo e il terzo passaggio, di modo da rendere la procedura quasi automatica: ogni sei mesi l’ufficio anagrafe trasmette alla giunta questo elenco e poi quest’ultima, dopo un’assemblea tra i capigruppo di maggioranza e opposizione, si esprime. Inoltre, in prossimità del 23 agosto, giornata del migrante, si è voluto smaltire l’iter, per darne ampia visibilità proprio in quel giorno, in cui le 54 onorificenze saranno concesse.

Terminata l’esposizione, Birardi ha mosso qualche perplessità, perché nei fatti, tale onorificenza non comporterebbe nessun mutamento di condizione per queste persone: “A cosa serve dire a un bambino, tu sei un turese, ma non sei italiano?”. “Abbiamo già incontrato parte della comunità turese residente a Turi. Quando loro hanno ascoltato la nostra intenzione, avevano quasi le lacrime agli occhi. Abbiamo spiegato bene loro in che cosa consistesse questa procedura. Tra l’altro loro la conoscono meglio di noi. Cosa cambia per loro? Nulla. È solo un atto simbolico.” – precisa la Orlando. Interviene anche la Volpicella, la quale manifesta pieno rispetto del provvedimento, che lei stessa avrebbe sicuramente portato avanti nella precedente amministrazione. Il desiderio che esprime, è che l’ultimo passaggio di conferimento della cittadinanza onoraria passi dal Consiglio comunale piuttosto che soffermarsi in Giunta: a tal riguardo viene presentato un emendamento. “Trattandosi di cittadinanza onoraria, seppur simbolica, io ritengo che sia fondamentale che passi per il Consiglio comunale, così come passano dal consiglio comunale i conferimenti di cittadinanza onoraria e delle civiche benemerenze. Magari si potrebbe convocare un consiglio monotematico prima della giornata del migrante, se si vuole dare visibilità all’evento, e magari fare questo consiglio monotematico ogni qualvolta l’ufficio anagrafe segnali dei nomi”. A questo intervento interviene il Capogruppo della maggioranza Spada, il quale fa un ulteriore proposta: prima che l’elenco dei nomi forniti dall’ufficio anagrafe arrivi in giunta, si convoca un’assemblea dei capigruppo e si portano a conoscenza del nuovo elenco. La Volpicella tuttavia resta ferma nel suo proposito di coinvolgere nell’iter anche il Consiglio comunale. È l’intervento del Sindaco a chiudere le discussioni: Menino Coppi manifesta delle perplessità sulla proposta della Volpicella ed è convinto che dare risalto a questo evento proprio nella giornata del migrante sia la scelta più giusta.

Si passa ai voti: l’emendamento della Volpicella viene respinto, mentre viene accolta la proposta di Spada. L’intero testo viene comunque approvato all’unanimità, così come la sua immediata esecutività.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *