Ancora SAC
Il SAC “Ecomuseo di Peucetia”, sistema ambientale e culturale, è un progetto che nasce con approvazione n. 2329 di ottobre 2010. Riceve un primo finanziamento di 373 mila euro a settembre 2013, una somma ripartita nel sistema di rete dei cinque Comuni partecipanti: Acquaviva, Casamassima, Sammichele, Turi e Gioia del Colle. È un progetto Fesr Puglia 2007/2013, in continuità con quanto era stato già avviato in precedenza. Per Turi è di grande importanza portare avanti un’idea del genere. Il finanziamento mira ad attuare attraverso questa rete di cinque Comuni una fruizione unitaria, qualificata e sostenibile del patrimonio ambientale e culturale. Più precisamente, i cinque paesi individuano al loro interno beni culturali posti in risalto, intorno ai quali si sviscera un intero percorso. Un progetto questo dove Turi pone l’attenzione su due beni in oggetto: la Grotta di Sant’Oronzo e il Chiostro dei francescani. Alla Grotta di Sant’Oronzo, in successione, si unisce anche la Chiesa di Sant’Oronzo. All’interno di questi due siti, si devono allestire dei centri con attrezzature fruibili, sia per l’accoglienza che per la didattica, si deve sviluppare e allargare il concetto della cultura, del rispetto culturale del nostro ambiente, dell’aspetto turistico, quindi anche volgerli a nuova fonte di economia. Si parte dalla cultura e si finisce su di un aspetto molto più ampio che coinvolge anche il turismo. Il progetto deve durare cinque anni, c’è il vincolo affinché questi due beni rimangano altri due anni come ripetitori centrali e in questi cinque anni i cinque Comuni, viene individuato anche il soggetto attuatore, colui che deve mettere in essere tutto il progetto. La realizzazione si basa su cinque temi fondamentali: fascino e mistero, fede ed arte sacra (Turi rientra in questo ambito), paesaggi rurali, tracce di archeologia, sapori e profumi della tradizione. In questa realizzazione c’è l’allestimento dei cinque ripetitori, poi la pianificazione di itinerari, l’elaborazione dei materiali didattici ed educativi, promozione territoriale: in questo rientrano le scuole perché è necessario che ci sia un contatto con i Presidi per fare in modo che ci sia accoglienza ai viaggi di istruzione, alle visite guidate e infine alla realizzazione di questi servizi didattici. Il SAC rientra in un macro progetto perché abbraccia anche il progetto GAL: nell’insieme questi progetti si incastrano. Il comune capofila di Gioia ha individuato, nella delibera inviata al Comune di Turi, il soggetto attuatore nella Cooperativa Sistema Museo di Perugia, la quale dovrà mettere in campo tutte le attività relative alla prima tranche, ai famosi 373 mila euro. Di seconda battuta, sempre il comune capofila, attraverso un atto dirigenziale dei Beni Culturali, chiederà un ulteriore finanziamento, quello che si è dibattuto in Consiglio Comunale, di 318, 754 mila euro, che servirebbe per l’intervento di completamento delle opere fuori contesto. Per realizzare questa parte, il comune di Gioia ha attivato un nuovo bando di gara e in questo caso è stata individuata la ditta Profinservice srl di Bari, la quale dovrà occuparsi di due questioni nello specifico: l’animazione territoriale e il monitoraggio. Dai 318 mila euro verranno estrapolati circa 23 mila euro per l’animazione territoriale e 7 mila euro per il monitoraggio. I restanti andranno poi ad essere distribuiti secondo il quadro economico complessivo e ripartiti nei cinque territori. Quindi, nello specifico, la determina di Gioia ci dice che 140 mila euro verranno destinati all’allestimento multimediale ed espositivo (realizzazione video in 3d, attrezzature per promozione, proiettori, sistemi di amplificazione, pannelli, tele, supporti), 108 mila euro per tutti i laboratori esperienziali, circa 23 mila per l’animazione territoriale (incontri con i Presidi, i dirigenti scolastici, i referenti dei viaggi di istruzione), 7 mila per il monitoraggio, circa 65 mila per l’elaborazione del materiale informativo e divulgativo, 35 mila euro per i materiali divulgativi, 500 euro per i manuali per gli operatori, di irca cento pagine, 30 mila euro di catalogo di mostra e 5 mila euro per spese onnicomprensive. Questo è il quadro economico generale. All’interno di questa situazione, agli Enti comunali spetta la gestione istituzionale del SAC, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la pulizia ordinaria dei luoghi in oggetto, le utenze e i servizi, mentre al soggetto attuatore, la Cooperativa di Perugia, spetta la manutenzione ordinaria delle attrezzature multimediali, la pulizia speciale dei laboratori esperienziali, il materiale, l’attività di segreteria amministrativa e assicurazione.