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Svago a Turi: non si può!

Giocare in città   Playing in the city

Purtroppo il vivere comune impone regole, divieti, attenzioni, necessità, spesso utili a non ledere le tranquillità altrui, altre volte impongono comportamenti che frenano il divertimento di chi, piccoli cittadini, trascorrono le loro giornate in bicicletta e in strada. Oggi riceviamo e pubblichiamo lo sfogo di una nostra lettrice che chiede un confronto con le autorità, affinchè possa risolversi le lacune circa la mancanza di spazi per i più piccoli. Spazi per divertirsi all’aria aperta, senza creare disagi e problemi a nessuno.

 “Buongiorno a tutta la redazione di Turiweb,

mi rivolgo a voi per segnalare un caso a parer mio un po’ anomalo verificatosi da un po’ di tempo in questo nostro piccolo paese: ‘Il divieto di circolare con le biciclette ai ragazzini di età sotto gli 11/12 anni’.

Sono zia di un bambino che ha da poco iniziato a godere della bellezza della nostra villa a pochi passi da casa, a parere mio non mi sembra assolutamente giusto che venga intimato di non muoversi in bici da chi di competenza, vorrei che qualcuno spiegasse pubblicamente il motivo di tale divieto e abbia anche l’umiltà di ammettere il grave errore, perchè mi sapete spiegare dove possono andare in questo paese se non in villa a circolare con biciclette piccole che non raggiungono velocità eccessive?

Sono stati creati posti alternativi per far circolare questi ragazzini con le biciclette, o dobbiamo aspettare che succeda una tragedia, invitandoli a circolare per strada o in luoghi poco sicuri, per ammettere che tale divieto ha dell’incredibile, misto all’inutilità?

E aggiungo se non ci vanno loro in estate a scorazzare con le biciclette in villa, chi deve occupare questo bel giardino se non stranieri, ubriaconi e gente che dorme nelle aiuole, non sono forse queste le persone da tenere sotto controllo in un posto nato e da sempre luogo di incontro di persone di una certa fascia di età?

Questo paese parla da sè dei suoi deficit perenni e delle mancanze che fanno scappare un po’ tutti, volete far scappare anche dei bambini che godono della felicità più semplice, spiegatemi cosa c’è di meglio di una bella scorazzata in bicicletta in un pomeriggio di estate per dei bambini.

Resto in attesa di un confronto, sperando di sollevare una questione cara un po’ a tutti coloro che sono sensibili a questo problema e con l’occasione vi auguro un buon proseguimento dei lavori.

Cordialmente!

Angelica Cozzolongo”

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