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Politica

Sandro Laera diventa “Fratello d’Italia”

Gemmato, Laera, Settanni, Melchiorre, Spadavecchia

Sandro Laera, consigliere comunale e capogruppo della lista SiAmoTuri, ha maturato nei giorni scorsi la volontà di aderire a Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale e al loro manifesto programmatico, con il progetto di riportare in vita il gruppo politico anche a Turi.

Il percorso politico di Laera. Ripercorriamo brevemente il suo percorso politico: si candida per la prima volta nel 2007 in una lista civica di centro-destra, risultando il secondo dei non eletti del gruppo vincente. Ripropone la sua candidatura nel 2012, questa volta primo dei non eletti della lista perdente, subentrando poi come consigliere comunale di opposizione a seguito delle dimissioni di un membro della sua lista. Nell’anno corrente scende in campo come candidato-sindaco indipendente, senza appartenenza politica, con una lista civica costituita da esponenti politici provenienti da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Puglia Protagonista. L’ultimo risultato elettorale, nonostante la sconfitta, vede il gruppo da lui guidato “classificarsi” secondo su sei liste, raccogliendo un consenso di 2191 voti. Laera prende a ricoprire il ruolo di consigliere di opposizione.

Perché Fratelli d’Italia. Perché Fratelli d’Italia e magari non Forza Italia? La risposta di Laera non si fa attendere e proprio nella conferenza stampa di mercoledì 16, in presenza dei massimi esponenti regionali e provinciali del nuovo partito di appartenenza, rispettivamente Marcello Gemmato e Filippo Melchiorre, di Giovanni Settanni e di Mauro Spadavecchia, afferma: “È giunta l’ora di non essere più un cane sciolto, ma di seguire un’ideologia di partito che sia attiva, come quella di Fratelli d’Italia, e di creare anche un piccolo circolo cittadino attivo. È quello che intendo realizzare su questo territorio. Ci sono già parecchi sostenitori che saranno con me in un gruppo che avevo già formato prima di questa campagna elettorale e che sicuramente mi seguiranno in questo percorso. Mi fa piacere essere qui con un partito a mio avviso emergente, in controtendenza con i risultati elettorali di altri partiti di centro-destra. Questo partito sta crescendo, nonostante la delusione delle europee, però penso che nelle prossime tornate elettorali i consensi aumenteranno, anche in vista delle attività che si stanno promuovendo sul territorio”.

Il Segretario regionale su Laera. Si dice soddisfatto il segretario regionale Gemmato, secondo il quale Laera non sarebbe un consigliere qualunque ed un ex candidato-sindaco qualunque, ma il modello ideale del militante di Fratelli d’Italia: “A mio avviso Sandro Laera rappresenta quello che è il prototipo della persona che a noi piace, giovane, professionista, indipendente, con una mente pensante, con esperienza politica, con forte radicamento sociale ed imprenditoriale. Fratelli d’Italia vuole essere questo, vogliamo raccontare un nuovo modo di fare politica, non il vecchio stantìo delle segreterie, dei portaborse, delle persone che fanno carriera soltanto perché sono degli yesman. Miriamo alla condivisione di una classe politica dirigente, di una comunità politica che si incontra, dibatte, al caldo di un bar fa una conferenza stampa, si interfaccia con la stampa. Noi non lasciamo e non moriamo  in campagna elettorale, ma la campagna elettorale la facciamo sempre”.

Laera ancora capogruppo di SiAmoTuri. L’ingresso a Fratelli d’Italia pare non abbia minato gli equilibri e le posizioni all’interno del gruppo “SiAmoTuri”, che riconosce ancora a Laera il ruolo di capogruppo. L’opposizione continuerà a fare il suo lavoro. In accordo con ciò e secondo i principi-guida di questa nuova direzione politica, l’ex candidato-sindaco si è fatto promotore di un’iniziativa: ha fatto inserire all’ordine del giorno del Consiglio comunale che si terrà venerdì 18 luglio, la questione di una vicenda che “pare abbia coinvolto un ex assessore”. In discussione non sarebbe la persona che ha appena lasciato l’incarico, ma il comportamento omertoso del Sindaco e del suo seguito: “A mio avviso, è giusto che venga sciolto un silenzio che è stato protratto per oltre quaranta giorni da parte del Sindaco. Non scenderemo ovviamente nei particolari, ma vogliamo conoscere innanzitutto le motivazioni che hanno portato a questo silenzio; abbiamo poi deciso, durante la convocazione dei capigruppo, che avremmo permesso degli interventi dopo la lettura della lettera delle dimissioni. Questo per non infierire sulla persona specifica, che noi non vogliamo né condannare né giustiziare. È però giusto capire il motivo per cui c’è stato questo silenzio ed è giusto essere a conoscenza, magari, di quali siano state le vicende che hanno portato alle dimissioni”. Laera rimprovera la neo Amministrazione di aver taciuto su una questione importante dal punto di vista amministrativo e politico e che i fatti si siano venuti a sapere solo tramite il mezzo stampa: “È impossibile venire a conoscenza tramite la stampa di notizie che abbiano un peso così grande, dopo aver acclamato sui palchi per l’intera campagna elettorale moralità, legalità, trasparenza e quant’altro”. Altro motivo di malcontento, sarebbe la mancanza di attività concrete per il paese, seppur siano passati circa quaranta giorni dall’insediamento in Comune: sarebbero state prodotte tre o quattro delibere, che erano semplicemente “atti dovuti”.

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