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I 5&9 sulle Dolomiti

5&9 Dolomiti

Pedalare in mountaine bike provoca sempre delle sensazioni diverse. Alcuni potrebbero definirla stanchezza, altri una bella esperienza. Per chi invece si lascia coinvolgere da questo sport, la mountaine bike diventa passione, complicità, fino quasi a creare dipendenza.

Sabato 5 luglio sulle Dolomiti un appuntamento di tutto rispetto ha attirato professionisti e semplici appassionati di questo sport da tutto il mondo, per la Dolomiti Super Bike, una gara non impossibile, ma strutturata per chi vuole dimostrare di essere il più forte ed anche per tutti coloro che amano vivere la natura sulla propria bike.

Oltre 4 mila bikers hanno partecipato. Tra loro anche Pino Topputi, Pierino Sabatelli e Mimmo Angelillo, del Team 5&9 Mtb di Turi.

Non avevano voglia di vincere o di dimostrare qualcosa a qualcuno. Semplicemente adorano il loro sport e partecipare a questi appuntamenti è il modo migliore per regalarsi delle esperienze indimenticabili.

Partenza alle h 7.30 con le categorie agoniste, fino ad arrivare agli amatori.

Da percorrere due tragitti distribuiti intorno al massiccio delle Dolomiti tra le Alpi Centro Orientali e le Alpi Sud Orientali. Un primo di 60 km con un’altitudine di 1688 mt, mentre il secondo prevedeva 120 km e ben 3822 mt di dislivello.

Partenza da Villabassa, lì dove il confine italiano si mischia con quello austriaco e le culture convivono in un equilibrio ormai consolidato da sempre.

Prato Piazza, Dobbiaco, Monte Baranci, Sesto Croda Rossa e rientro a Villabassa i paesi che hanno accolto i tanti bikers. Grande accoglienza da parte dei residenti al passaggio della carovana. Nessuna sosta però per chi gareggiava, solo un unico obiettivo: terminare la gara.

Pino Topputi ha gareggiato per il percorso breve, mentre Pierino e Mimmo hanno voluto sfidare se stessi. Nonostante i loro allenamenti si svolgono su percorsi per di più pianeggianti, nel migliore dei casi, possiamo parlare di colline, la voglia di solcare quei sentieri ripidi era enorme. 120 Km tra sterrato, boschi, viottoli, sentieri, percorsi d’acqua e valli erano l’occasione giusta per poter fare un bottino prezioso di natura meravigliosa.

“Per noi bikers partecipare a queste gare non è soltanto voglia di confrontarsi. Non c’è agonismo nel nostro gruppo. Abbiamo affrontato più di mille chilometri solo perché sappiamo che queste gare rappresentano il massimo dell’espressione che un bikers può aspettarsi. Sentire la fatica che aumenta sempre di più, le gambe che ad ogni pedalata si appesantiscono fino a diventare dei macigni per noi è semplicemente entusiasmante. Certo vedere davanti a noi una montagna da scalare non è certamente confortante, ma cosa si prova quando si arriva in cima alla vetta e ci si guarda alle spalle per vedere l’impresa appena portata a termine, soddisfa ogni fatica. Io e Pierino abbiamo concluso il percorso dopo tante ore, ma per noi è stata una grande vittoria essere giunti al traguardo ed aver collezionato un’altra stupenda esperienza”.

Con queste parole Mimmo Angelillo ha sintetizzato cosa si prova e perché si sale su una bike e si decide di affrontare simili sfide.                                                                                 

Appuntamento ora per le classiche uscite della domenica ed in questo periodo anche per le notturne. Le prossime gare saranno nel mese di settembre con la 24h di Roma, altra competizione molto importante e caratteristica.

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