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Politica

Il poliambulatorio perde pezzi!

Rocco Birardi

In un mese di amministrazione Coppi non ci siamo fatti mancare nulla, scandalo Lenato compreso. La sbornia della festa è passata nel peggiore dei modi, in un sol colpo, come quando stai dormendo, sei tutto preso dai bei sogni, ma qualcuno, di soppiatto, di tira giù dal letto. Peggio di una frustata. Non hai neppure il tempo di distendere le braccia e sorridere al nuovo giorno appena cominciato. Purtroppo a Turi il domani non è mai un altro giorno. Le settimane, i mesi, “un giorno dopo l’altro il tempo se ne va, le strade (soprattutto quelle a Turi) sempre uguali, le stesse case. Un giorno dopo l’altro e tutto è come prima, un passo dopo l’altro, la stessa vita” (cit. Tenco).

Tra i problemi apparentemente insormontabili c’è quello della sanità locale, in particolare del poliambulatorio, questione per la quale il consigliere di opposizione Rocco Birardi (capogruppo Con Turi) chiederà un consiglio comunale monotematico e urgente.

“Visto che la maggioranza non si decide – fa sapere Birardi, contattato dai nostri telefoni – come minoranza proporremo un consiglio comunale sulla preoccupante situazione di carenza del distretto socio-sanitario”.

Infatti, Birardi ha preso contatto con la dott.ssa Laddaga, dirigente del distretto, la quale si è detta allarmata per la normativa regionale che blocca i turnover, i trasferimenti di personale. Una norma che penalizza pesantemente il poliambulatorio di Turi, dove, ricorda il dott. Birardi, siamo costretti ad andare avanti con appena 5 o 6 specialisti.

“Costoro – osserva il consigliere – devono sobbarcarsi tutto il lavoro a servizio di una intera comunità, e di un’utenza sempre più disagiata (specie gli anziani che non possono spostarsi in paesi limitrofi), utenza vessata dai tempi biblici, dalle liste d’attesa, per fortuna contenute solo grazie alle recenti convenzioni stipulate tra Regione e strutture private, per smaltire gli arretrati. A Turi – ricorda Birardi – avevamo un endocrinologo molto quotato che è andato via. Avevamo l’otorinolaringoiatra; andato via pure lui. Il cardiologo sta andando via, anche se la dott.ssa Laddaga mi ha assicurato che per questioni di mobilità interna dovrebbe arrivarne un altro. Avevamo i servizi di fisiochinesiterapia che, manco a dirlo, non ci sono più. Avevamo la geriatria, che indovinate? Non c’è più. E la chirurgia? Neppure quella. La medicina interna non c’è più. Ci siamo ridotti a quei 5, o 6 specialisti”.

Ma cosa può fare un Consiglio comunale monotematico?

“Personalmente – fa sapere Birardi – proporrò un ordine del giorno, che spero venga approvato all’unanimità, da inviare al nuovo assessore regionale Pentassuglia, al dirigente generale Colasanto, alla dirigente Laddaga, che vuole partecipare al consiglio e che si auspica maggiore interesse da parte della politica locale, per contenere al minimo i disagi”.

Perché la maggioranza non riesce a decidere?

Bisognerebbe chiederlo a loro – risponde Birardi – Piuttosto non si capisce come mai dal 26 maggio, giorno d’insediamento di questa amministrazione, a oggi, non si sia fatto nulla in generale. La politica a Turi si è sdraiata a prendere il sole. La prima riunione di giunta si è tenuta solo un mese dopo, il 30 giugno, nella quale si è fatta ordinaria amministrazione; si sono discussi due punti, due sciocchezzuole al confronto di questo grave problema”.

Il dott. Birardi vorrebbe chiudere qui la nostra conversazione, ma ripensando al caso Lenato non riesce proprio a trattenersi. “Si è tanto parlato di trasparenza – sbotta – ma finora non se n’è vista proprio… Insomma il sindaco quando si deciderà a dire qualcosa a riguardo? Tra l’altro Lenato è un assessore e in questo modo non credo che potrà lavorare con serenità. Il sindaco sta facendo lo gnorri, mentre i giornali scrivono di tutto. Cosa sta aspettando?”.

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